Da qualsiasi parte la si guardi, Udinese-Hellas rimane una gara che offre tante diverse prospettive di analisi. La più scontata, a parte quella che la vede ancora come uno dei derby del Triveneto, è quella che chiama in causa mister Cioffi, fresco doppio ex della sfida. Sei mesi sulla panchina dell’Udinese, nove partite di campionato su quella dell’Hellas e oggi di nuovo in Friuli, per far svoltare l’Udinese ma anche la sua carriera.
Udinese-Verona è anche la sfida tra due squadre in difficoltà, che mai prima d’ora si sono affrontate in serie A con così pochi punti, complessivi, dopo 13 giornate. Hanno segnato entrambe 9 reti e subite 18: l’Udinese ha 11 punti e il Verona 9 e si trovano nella zona bassa della classifica. L’Udinese, però, è l’unica squadra che non ha ancora vinto davanti al proprio pubblico, nel suo stadio.quattro pareggi e due sconfitte nelle prime sei gare interne nel torneo in corso; solo nel 1982/83 (7N) i friulani non hanno vinto nessuna delle prime sette partite giocate in casa in stagione nel massimo campionato. I tifosi bianconeri attendono la prima vittoria al ‘Friuli’ e farlo contro un avversario come il Verona avrebbe un sapore certamente particolare. Soprattutto in un momento in cui entrambe le squadre cercano risposte: l’Udinese deve dimostrare che il ko di Roma è stato un episodio e che la cura Cioffi funziona; il Verona deve confermare di aver trovato l’abito giusto con il nuovo modulo e salvare il suo allenatore, in discussione ormai da settimane.
Peseranno parecchio le assenze di Bijol e Pereyra tra i bianconeri, così come il dubbio Dawidowicz negli scaligeri. Ma il tempo degli alibi, per tutti, è finito. Dal campo dovranno arrivare certezze.
