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Verona ‘esonera’ di nuovo Cioffi: ufficiale l’addio all’Udinese

A Verona, dove per la prima volta sabato è tornato da ex, Cioffi ha perso partita e panchina dell'Udinese
Monica Tosolini

“Udinese Calcio comunica di aver sollevato Gabriele Cioffi dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra.
Al mister i ringraziamenti per la professionalità dimostrata e il lavoro svolto durante questi mesi, a lui i migliori auguri per il prosieguo di carriera.
Il Club ringrazia anche i suoi collaboratori Cristiano Bacci e Gilberto Ribeiro Andrade per l’impegno profuso. Seguiranno comunicazioni sulla nuova guida tecnica della squadra.”
Ecco il comunicato ufficiale dell’Udinese, con cui si annuncia il secondo cambio stagionale di guida tecnica.
Fatal Verona per Gabriele Cioffi. E’ durata quasi sei mesi la seconda esperienza di Cioffi all’Udinese: dal 25 ottobre 2023 al 21 aprile 2024. Quasi quanto la prima, in cui è subentrato a Gotti l’8 dicembre 2021 e ha portato a termine il campionato il 22 maggio 2022. Nel mezzo, la breve parentesi veronese durata appena 9 panchine. Evidentemente Verona era proprio nel destino di Cioffi. Lo ha voluto, inducendolo a rinunciare all’Udinese, e lo ha presto lasciato andare senza troppi pensieri, senza mai pentirsi. E sabato, ancora Verona, ha deciso il futuro di Cioffi. Il Ko rimediato al 93° al Bentegodi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, colmo ormai anche di paura e preoccupazione per una salvezza in discussione fino alla fine.
Una storia particolare quella di Cioffi in Friuli, iniziata in sordina, entrando in punta di piedi nello staff di Gotti nell’estate del 2021. E’ riuscito ben presto a convincere il mister di Adria ad affidargli il ruolo di vice, lo ha sostituito alla grande all’Olimpico contro la Lazio quando il mister era out per il Covid, e poi anche dopo, quando l’Udinese gli ha dato il benservito per la sconfitta ad Empoli. In cinque mesi e mezzo, con 22 gare giocate, ha ottenuto 8 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, abbastanza per meritarsi una conferma a cui lui ha poi rinunciato. La seconda volta di Cioffi all’Udinese è stata tutta un’altra storia: tornato in un clima di diffidenza/ostilità, non ha mai ottenuto il perdono dell’intera piazza. Ma non è certo questo, l’aspetto che ha pesato di più sul suo ‘rendimento’. La squadra che si è ritrovato per le mani non era quella di due anni fa, e altre figure nello staff bianconero sono cambiate nel frattempo. L’annata era nata male, lui non è riuscito a raddrizzarla e dopo 23 gare e mezza (altra curiosità, quella con la Roma verrà conclusa dal suo successore), ha portato a casa solo 4 vittorie, 10 pareggi (undici con quello contro la Roma) e 9 sconfitte.
Nella Fatal Verona si è concluso il ‘Cioffi bis’, durato quasi quanto la prima esperienza in Friuli, ma con un bilancio opposto. E’ arrivato (magari un po’ tardi) l’addio anticipato al Friuli, ma è giusto ammettere che ancora una volta, l’allenatore paga per tutti: non è lui l’unico responsabile di questa situazione. Al successore Fabio Cannavaro il compito, ora, di salvare l’Udinese. Forza e coraggio!

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