Partenza doppiamente in salita per Gabriele Cioffi alla sua seconda avventura sulla panchina dell’Udinese. Il mister deve portare a termine una missione salvezza che si è complicata e che per lui inizierà con le trasferte a Monza e Milano e la gara casalinga contro l’Atalanta, in campionato. E dovrà far fronte ad una tifoseria che, per la maggior parte, ha mal digerito il suo addio di un anno e mezzo fa. Il Messaggero Veneto ricorda che questo secondo aspetto “Non è un particolare di poco conto per la tifoseria, o almeno per una parte, visto che nella tribuna social l’argomento ha preso il sopravvento in modo direttamente proporzionale con la consistenza delle voci di un ritorno di Cioffi a Udine. Ingrato. Traditore. Irriconoscente. Meglio fermarsi qui. Il tecnico è stato descritto così perché i tifosi hanno la memoria lunga e hanno immagazzinato tutto il disappunto che allora l’Udinese espresse nei confronti di Cioffi per non aver accettato il rinnovo e aver firmato con i “nemici” dell’Hellas Verona, club con il quale c’è una rivalità accesa, che a volte ha davvero superato i limiti del sano campanile” E Cioffi “dovrà superare anche la diffidenza di una Curva che lo aspetterà al varco. L’hanno fatto capire gli stessi ultras ieri sera, quando – tra fumogeni e cori – hanno appeso uno striscione poco amichevole dedicato al tecnico sul sottopasso dalla parte del palasport Carnera, a pochi metri dal “loro” ingresso allo stadio. «La Nord non dimentica !!!»”.
Messaggero Veneto: Cioffi contro Monza e diffidenza
Affidata al tecnico la missione salvezza. Deve superare anche la diffidenza di una parte della tifoseria per l'addio nel 2022
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