In Udinese-Empoli, “L’Udinese sarà la preda e l’Empoli il cacciatore”. Inquadra così la sfida salvezza di domenica al ‘Friuli’ Valon Behrami. Al Messaggero Veneto, l’ex centrocampista dell’Udinese e di Davide Nicola, ha analizzato anche tatticamente la gara: “Quello dell’Udinese di Cannavaro è un 3-4-2-1 evoluto rispetto al 3-5-2, specie se non hai difensori che si alzano. I due trequartisti devono capire come procurarsi e giocare negli spazi, come hanno fatto Success e Samardzic che hanno letto bene determinate situazioni. Anche qui il tecnico può fare la differenza facendo capire che si può proporre un calcio diverso accettando l’errore per crescere. E la stessa cosa si può dire in difesa dove bisogna accorciare sui duelli aerei, con i difensori che devono evitare di farsi prendere in velocità”.
Sul fronte Empoli, secondo Behrami, Nicola sta preparando una sorpresa: “Tatticamente penso che affronterà l’Udinese con un 3-4-3 e non col 3-5-2. Contro la Lazio dopo cinquanta minuti si è messo col 3-4-3 che è l’unico modulo per mettersi davvero a specchio dell’Udinese, creando così i duelli che saranno decisivi, specie quelli interni in mezzo al campo. Il centrale andrà su Lucca e gli altri due sui due trequartisti bianconeri. Poi bisognerà vedere se l’Empoli avrà un riferimento alto su cui appoggiarsi come Cerri, o meno”.
Buone nuove dall’Udinese vista a Lecce: “Ho visto un’Udinese che è riuscita a prendere l’iniziativa costringendo il Lecce al lancio lungo, andando poi a pressare abbastanza alta per procurarsi la riconquista della palla. Le linee difensive sono state fatte bene così come la gestione del pallone che è fondamentale. Da giocatore ho visto compagni e avversari molto bravi che non riuscivano a mettere in fila due passaggi a causa della tensione e della paura che non fa ragionare in situazioni come queste. Credo che il merito di tutto questo sia di Cannavaro, che da ex Pallone d’oro sa farsi ascoltare”.
Messaggero Veneto, Behrami: “L’Udinese ha ritrovato il coraggio perduto”
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