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Inter-Lecce 2-0, Bisseck e Barella rispediscono la Juve a -4

I nerazzurri con un gol per tempo sbrigano la pratica salentina e rispondono ai bianconeri vittoriosi a Frosinone
Redazione

Nella 17a giornata di Serie A, l’Inter batte 2-0 il Lecce e rispedisce la Juventus a -4 in classifica, mentre il Milan terzo sprofonda a -11. Senza Lautaro Martinez, i nerazzurri devono ringraziare Bisseck Barella: il difensore tedesco segna di nuca il primo gol in Serie A (43′), dopo aver colpito poco prima una traversa; il nazionale azzurro chiude il match, dopo uno splendido colpo di tacco di Arnautovic, non sbagliando a tu per tu con Falcone, il migliore dei salentini con una serie di incredibili parate.

LA PARTITA
Inzaghi recupera De Vrij e Sanchez per la panchina, ma il loro posto in infermeria è preso da Lautaro Martinez e Dimarco. Chance dal primo minuto per Arnautovic, che fa coppia con Thuram, mentre il terzino azzurro è sostituito da Carlos Augusto. In difesa confermato Bisseck. D’Aversa, invece, non rinuncia al solito 4-3-3: Gallo preferito a Dorgu, mentre il tridente è formato da Strefezza, Piccoli e Banda. L’Inter, come da copione, prende subito le redini del match e al 2′ c’è già lavoro per il Var: Thuram in area per Mkhitaryan, che anticipa Falcone ma calcia a lato. La tecnologia conferma la decisione dell’arbitro, non c’è nessun contatto tra l’armeno e il portiere. Il Lecce fatica a ripartire e quando lo fa predilige la fascia sinistra presidiata da Banda: l’attaccante zambiano mette in cross teso che attraversa tutta l’area e arriva a Gendrey, botta sul primo palo che Sommer mette ina angolo (9′). Mkhitaryan è uno dei più attivi e all’11 serve Arnautovic, sinistro di prima intenzione respinto con il piede da Falcone in angolo. Bravo l’estremo difensore salentino, ma l’austriaco poteva fare meglio. L’Inter prova a mettere sotto assedio gli ospiti e tra il 18′ e il 22′ crea altre due occasioni: cross rasoterra di Carlos Augusto per Thuram, Falcone smanaccia a terra e sventa il pericolo; poi il portiere del Lecce è graziato da Arnautovic che, innescato da uno scambio Thuram-Barella, si divora un gol calciando a lato da pochi passi. Il Lecce copre meglio gli spazi, Inzaghi si arrabbia perché i suoi abbassano i ritmi e non sono abbastanza cattivi sotto porta. Il match si ravviva nel finale di tempo, con Bisseck grande protagonista: il difensore tedesco prima prende in pieno la traversa con un destro al volo dopo un corner di Calhanoglu (40′), poi al 43′ sblocca il match: punizione in area del turco, l’ex Aarhus di nuca non lascia scampo a un ottimo Falcone. La prima frazione si chiude con un brivido per Sommer, quando Strefezza calcia altissimo da pochi passi.

Il Lecce riparte con Kaba al posto di Gonzalez, che ha rischiato l’espulsione per doppia ammonizione al 42′ per un fallo di mano, e con un atteggiamento più propositivo. A far venire i capelli bianchi a tanti tifosi nerazzurri, però, ci pensa l’arbitro Marcenaro quando indica il dischetto per un tocco di braccio di Carlos Augusto sulla conclusione di Gendrey. Il Var richiama il direttore di gara che torna sui suoi passi, visto che il brasiliano aveva il braccio attaccato al corpo. L’Inter si appoggio soprattutto sulla vena di Mkhitaryan, prima troppo altruista quando serve Arnautovic (anticipato da Baschirotto) invece che calciare lui stesso e poi impreciso quanto l’austriaco ricambia il favore (59′). Bisseck ha ancora un’occasione (Falcone alza sopra la traversa il colpo di testa), poi il Lecce per una quindicina di minuti prende il sopravvento, pur senza impensierire più di tanto Sommer, sempre attento. L’Inter ha un po’ l’acqua alla gola, ma al 78′ chiude la sfida: Arnautovic di tacco mette Barella davanti a Falcone, il centrocampista scarta il regalo splendido del compagno e fa 2-0. Il Lecce rimane in 10 per l’espulsione tanto giusta quanto sciocca di Banda, che prima protesta e poi insulta palesemente Marcenaro. Nel finale c’è quasi gloria anche per Pavard e Asllani subentrati dalla panchina, ma Falcone è prima miracoloso sul francese da pochi passi e poi si ripete sull’albanese che ci prova dalla distanza. Ora i ragazzi di Inzaghi possono godersi il Natale, ma senza festeggiare troppo: il 29 c’è la complicata trasferta di Marassi con il Genoa a chiudere un ottimo 2023. 

IL TABELLINO
INTER-LECCE 2-0
Inter (3-5-2)
: Sommer 6; Bisseck 7, Acerbi 6,5, Bastoni 6,5; Darmian 6, Barella 6,5 (44′ st Frattesi SV), Calhanoglu 6,5 (30′ st Asllani 6), Mkhitaryan 7 (44′ st Klaassen sv), Carlos Augusto 6 (39′ st Pavard 6); Thuram 6 (39′ st Sanchez sv), Arnautovic 6,5. A disp.: Di Gennaro, Audero, Sensi, De Vrij, Agoume, Motta, Stabile, Sarr. All.: Inzaghi 7
Lecce (4-3-3): Falcone 7,5; Gendrey 6 (41′ st Venuti sv), Baschirotto 5,5, Pongracic 5,5, Gallo 6; Oudin 5 (41′ st Sansone sv), Ramadani 6, Gonzalez 5,5 (1′ st Kaba 6,5); Strefezza 5,5 (19′ st Rafia 6), Piccoli 5 (28′ st Krstovic 5), Banda 4,5. A disp.: Brancolini, Samooja, Dorgu, Berisha, Listkowski, Faticanti, Smajlovic, Blin, Touba. All.: Tarozzi (D’Aversa squalificato) 5,5
Arbitro: Marcenaro
Marcatori: 43′ Bisseck (I), 33′ st Barella (I)
Ammoniti: Gonzalez (L), Calhanoglu (I), Piccoli (L), Pongracic (L)
Espulsi: Al 38′ st Banda (L) per proteste e insulti all’arbitro
Note: Al 23′ st ammonito Inzaghi (I) per proteste

(sportmediaset.it)

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