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Dionisi: “Sfida tra due squadre ferite, ma noi siamo in crescita”

Monica Tosolini

Mister Alessio Dionisi ha parlato nel pomeriggio in conferenza stampa. Diversi i temi affrontati, a partire dal fatto che l’Udinese sembra essere la Bestia Nera per la sua squadra: “Innanzitutto non credo che sia corretto fasciarsi la testa prima di batterla” ha attaccato, ripreso da canalesassuolo.it. “E poi le difficoltà si affrontano e si superano, chi ha gli attributi per farlo. È ovvio che non siamo nel nostro miglior momento ma veniamo da prestazioni positive perché questo è. Ma i risultati sono negativi. Le ultime due sono viziate dal fatto che abbiamo giocato un tempo in dieci. La responsabilità è nostra in primis. Dobbiamo fare di necessità virtù. Prendere il positivo delle prestazioni e il negativo dei dettagli sbagliati perché è lì che sono i risultati. E noi i dettagli tante volte li trascuriamo, come nell’ultima partita. Siamo stati poco fortunati ma anche poco bravi. I dettagli sposteranno anche nella prossima. Sarà la più difficile per noi, contro una squadra totalmente diversa dalla nostra, con un’idea di gioco e una fisicità diversa. Nemmeno loro stanno attraversando un momento positivo. Siamo due squadre ferite, ma noi siamo in crescita a livello di prestazioni. E nessuno mi può convincere del contrario“.

Tante le defezioni: “Domani è una partita importante, ma lo sono tutte. Ovvio che siamo artefici del nostro destino e dobbiamo saper stare in questa posizione. Potevamo avere qualche punto in più? Sì! E anche una classifica diversa magari. Ma questo è il nostro campionato, poi possiamo ottenere di più o di meno per i dettagli. Abbiamo qualche defezione oltre ad Alvarez, Obiang, Ruan e Vina per ovvie ragioni. Non ci saranno nemmeno Racic e Defrel, purtroppo, ma non so dire cosa hanno perché i problemi li hanno manifestati stamattina. Saranno valutati nei prossimi giorni. So che non ci saranno. La formazione di domani sarebbe stata la scelta a prescindere, il fatto che ci siano defezioni non deve toglierci niente. Thorstvedt ed Henrique vengono da prestazioni molto positive, sono ragazzi giusti e motivati. Su di loro abbiamo gestito il più possibile salvaguardando prestazioni e volume di allenamento dopo problemi fisici di diverso tipo. Ma saranno disponibili. Avremo Loeffen, Falasca e Lipani come aggregati, sebbene Lipani si allena quotidianamente con noi anche se gioca in Primavera. In più recuperiamo Missori. Viti non ci sarà né per domani e forse nemmeno per la prossima. Lavoriamo sicuramente per gennaio”.

Poi qualche commento a margine sull’avversario: “Le due squadre hanno cambiato tanto e in qualche cambiamento ci stanno le botte di assestamento. La partita è per certi aspetti una partita da giocare con la testa. Le loro peculiarità ci mettono in difficoltà se non giocheremo con la testa, se non facciamo una partita tecnicamente giusta per le nostre qualità. Non dobbiamo portarla sulla fisicità né perdere palloni sanguinosi, perché poi sono anche una squadra forte da questo punto di vista. Se invece la portiamo sulla gestione della palla, le qualità per determinare le abbiamo noi“.

Il ricordo di Cagliari brucia ancora: Non dobbiamo guardarci indietro e soprattutto non pensare a Cagliari. Il rischio è di portarci dietro gli episodi. Giochi la partita, in dieci per 40 minuti, ti ritrovi a festeggiare il 2-0, poi viene annullato perché è fuorigioco. Non è facile togliere le scorie. Poi era lunedì e abbiamo avuto meno tempo per prepararla e ammortizzarla. Il ricordo lo abbiamo dovuto mettere da parte, fermo restando che i dettagli sbagliati li dobbiamo recuperare. Abbiamo cercato di ripulire la testa ma non basta, la squadra va allenata”.

Poi sulla questione Mourinho: “Non è un discorso sul quale mi addentro. I verdetti vanno accettati, ma le regole andrebbero rispettate. Poi nella regola ci sono microregole di buon senso. Se ci sono verdetti vanno rispettati. Se ci sono responsabilità e pene, quelle pene devono essere applicate, e lo dico da italiano più che da allenatore. Poi chi ha preso questa decisone direi che è giusta perché chi l’ha presa l’ha presa con logica“.

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