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Beto: “Stimo tantissimo Gotti, ma anche Cioffi e Sottil”

Monica Tosolini

L’ex attaccante dell’Udinese Beto ha parlato a gianlucadimarzio.com della sua esperienza in Premier, guardando anche indietro agli ultimi cinque anni e a chi lo ha aiutato ad arrivare dov’è adesso. Prime considerazioni, però, sulla Premier, campionato che ama moltissimo: “Mi trovo benissimo, mi trovo benissimo! È bellissimo giocare qui in un grande campionato come la Premier League e sono contentissimo di essere un giocatore dell’Everton.”

Beto è ancora alla ricerca del primo gol dopo otto partite di campionato. Così, l’attaccante ha parlato delle differenze tra Premier League e Serie A. “È difficile fare gol dappertutto (ride n.d.r). Però qui in Premier è un pò difficile. Ho già avuto diverse occasioni e devo continuare così per segnare. Io non sono mai soddisfatto a prescindere dal fatto se ho segnato o meno. Non sono mai soddisfatto però quando vince l’Everton sono contentissimo.”

Il giocatore dell’Everton ha continuato parlando del suo idolo e delle prestazioni future: “Il mio idolo è Samuel Eto’o anche se abbiamo stili di gioco diversi. Io non mi ispiro a nessun giocatore in particolare dove mi dico ‘voglio fare come lui’, no. Io gioco alla mia maniera, alla Beto. Come ho già detto prima, ogni giocatore può fare sempre di più. E sono sincero: io penso che posso fare di più. Adesso sono all’Everton e dovrò continuare a lavorare per migliorarmi. Ma un passo alla volta.”

Sugli allenatori che lo hanno aiutato a crescere negli ultimi cinque anni, ha detto: “Ho lavorato tanto e non ho ascoltato nessuno. Il segreto è la fiducia che ho in me stesso, solo questo. Nessuno può venire a dirmi che non riuscirò a fare qualcosa, solo io posso dirlo di me stesso. Le persone io non le ascolto. Allenatori più importanti? Tutti. Cominciando dagli allenatori che avevo quand’ero bambino. Alcuni nomi? Su tutti dico Mister Miguel, Lopez e Mourinha che mi hanno aiutato tanto per arrivare in alto. Dopo ho avuto David Martins, Pedro Messias e Paulo Sergio alla Portimonense che mi ha dato la possibilità di diventare professionista. Ma anche Luca Gotti che stimo tantissimo. Poi Cioffi e Sottil.”

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