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Paga Sottil, ma è davvero tutta colpa sua?

Andrea Losapio snocciola anche i numeri della società, quelli che determinano la qualità della rosa a disposizione del mister
Redazione

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte dell’Udinese, ma le voci di corridoio dicono che in serata potrebbe arrivare l’annunciato ribaltone in panchina. Nell’attesa, c’è chi valuta la situazione bianconera ampliando lo sguardo oltre i risultati, ormai l’unico parametro che conta nel giudicare l’operato di un tecnico. Andrea Losapio su tuttomercatoweb.com punta il dito oltre l’allenatore, valutando anche ‘le prestazioni’ di chi lo ha scelto.
Andrea Sottil pagherà con l’esonero l’andamento troppo traballante della sua Udinese in questo inizio di campionato. Sei pareggi, tre sconfitte, nessuna vittoria. Terzultimo posto in classifica. Ma è davvero colpa solamente del tecnico? Andando a vedere le operazioni di mercato di questi anni, l’Udinese ha comprato più volte giocatori dal Watford, anche a cifre che bisognerebbe considerare forse un pelo troppo alte.

Il mercato è sostanzialmente in pari da due stagioni. Nel corso del 2023-24 il più costoso è stato Brenner, 10 milioni dal Cincinnati FC, per sostituire di fatto un Beto che è finito a 25 milioni in Premier League. E il secondo? Christian Kabasele, anni 32, che è costato 6,5 milioni. Ovviamente dal Watford, club in orbita Pozzo. Totale acquisti, 28,25 milioni. Totale cessioni 33,81. Invece per quanto riguarda il 2022-23 il dato è ancora più macroscopico: l’Udinese ha sì speso 15 milioni per Beto dalla Portimonense, ma anche 19 per Hassan Kamara, dal Watford, per poi lasciarlo in prestito per un anno in Championship. Non è nemmeno giovane: ora ha 29 anni ed è difficile pensare a una plusvalenza. Oltre a Kamara c’è pure Adam Masina, rientrato in Italia per 5 milioni di euro: il computo in quell’estate è di 24 milioni dall’Udinese al Watford.

In entrata la spesa totale è stata di 68,5 milioni, mentre le cessioni hanno fruttato 61,8 milioni. Meglio nel 2021-22 quando le cessioni hanno portato quasi 80 milioni, mentre gli acquisti erano costati 9 milioni. Insomma, l’Udinese cambia ogni anno allenatore, ma spende cifre fuori mercato per calciatori che non migliorano. E che non faranno plusvalenza”.

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