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Cioffi: “L’Udinese mi ha soddisfatto”

Il mister al termine di Monza-Udinese 1-1
Monica Tosolini

A Dazn Gabriele Cioffi commenta il pareggio di oggi a Monza. Il mister è quasi senza voce: “Ho visto una Udinese che mi ha soddisfatto. Ho preparato la gara con certi concetti che poi non si sono realizzati anche per merito del Monza. Alla fine ho voluto abbracciare i miei giocatori per quanto hanno fatto, con umiltà. La scelta di Pereyra era per tirare fuori i terzi del Monza, per un po’ è riuscita poi abbiamo perso le distanze. Faccio un grande complimento a chi è subentrato, per come ha impattato sulla partita. Abbiamo diverse soluzioni, competizione, voglia di tirarci fuori il prima possibile da questa situazione. Un secondo giallo a Pablo Marì? Giallo è se arbitro fischia. L’arbitro non ha fischiato. Il Tucu? E’ un tuttocampista, è un faro per noi. A proposito, è il compleanno del figlio, credo gli abbia fatto un bel regalo, portandosi dietro la squadra da campione. Lucca? Credo che a livello mentale i pesi gli vadano levati, deve vivere con gioia il fatto di essere titolare o primo cambio. Poi un giovane deve accettare l’errore. I quinti? Li vedo bene, altrimenti non li facevo giocare. Bravi tutti, andremo a migliorare gli errori. Bravo Kamara, ha grande potenziale, gli è mancato solo il gol. L’ho visto vivo, voglioso”.

In sala stampa ha spiegato la sostituzione di Samardzic: “Scelta tecnica che ci ha fatto alzare il baricentro e alza la competizione. Ho grandi aspettative su Samardzic, era un po’ fuori dal gioco, non solo per colpa sua”.
Ha lavorato sull’aspetto mentale della squadra? “E’ la prima cosa da fare potendo lavorare in tre giorni. Ebosele approccia in maniera corretta, oggi c’era da pensare contro il Monza, lui non è abituato. Non potevo ‘ammazzarlo’ dopo l’errore, non era giusto. Bravo Ferreira, entrato bene”.
Soddisfatto di questo punto? “Sì, ho visto quello che piace vedere a me. Forse nella ripresa meritavamo qualcosa di più. La squadra è buona, preferisco tornare a casa con un 1-1 ma con la mentalità che bisogna osare. Voglio una squadra che non vuole perdere e vuole vincere. Questo l’ho visto”.

Le due punte possono coesistere? “Lo hanno fatto vedere. Isaac è un collettore di gioco, ho parlato tanto con lui, delle sue caratteristiche. Lui fa giocare bene la squadra, vuole avvicinarsi alla porta per cercare di fare gol. La partita? In generale si può vincere da tutte le parti, conosco il potenziale della mia squadra e i suoi limiti. Bisogna essere positivi”.

Quali sono le ‘negatività’ di questa squadra? “Devo intervenire sulla testa. Ho accettato Udine, ma stavo per andare all’estero. Quando ho ricevuto la chiamata, della possibilità, ho visto l’Udinese. E ho pensato subito che fosse una sfida da accettare. Non vedo aspetti negativi, solo cose da migliorare. Le difficoltà possono essere superate”.

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