Udinese nella tana della Juve, in missione per la salvezza

Trentaquattro punti in classifica separano l’Udinese dalla seconda forza della serie A: tanto basta per inquadrare il prossimo impegno della banda di Cioffi contro la Juventus come una sfida davvero impari. E’ così da sempre. Ma non serve andare troppo lontano per capire quanto ostica sia la gara di lunedì.
La Juventus ha vinto tutte le ultime sette sfide all’Allianz Stadium contro l’Udinese e le ultime quattro senza subire nemmeno un gol. Oltre all’avversario, però, l’Udinese deve temere proprio se stessa. Con 19 punti in 23 gare, la squadra friulana ha eguagliato la sua peggior stagione in A da quando ci è tornata stabilmente nel 1994/95. Solo nel 2018/19, anno della panchina prima a Velazquez, poi a Nicola e infine a Tudor, ha ottenuto un bottino simile in tante giornate.
Uno dei problemi che attualmente affliggono i friulani è la pareggite (13 X), risultato che a Torino non ottiene dal 1990: oggi un punto però sarebbe oro. Ma l’Udinese deve anche togliersi il vizio di regalare punti agli avversari nei 15 minuti finali: ne ha già persi più di tutti, 15, e la Juve non ha certo bisogno di regali, tanto più che non ha mai concesso reti nel quarto d’ora finale.
Questa mattina al Bruseschi sono iniziati i preparativi per il posticipo di lunedì che Cioffi dovrà affrontare senza capitan Pereyra, squalificato. Per sostituire l’argentino si scaldano Ehizibue e Ferreira, mentre in attacco Success, Brenner e Davis cercano di recuperare una miglior condizione per offrire alternative al mister, che punterà comunque sempre su Lucca e Thauvin. Ma anche su due juventini mancati, Samardzic e Lovric, per opporre un minimo di qualità alla corazzata di Allegri.