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Udinese brava, hai imboccato la strada giusta

Vittoria sfumata all’ultimo ma grandi risposte dai singoli
Redazione

C’é attesa al Friuli nel vedere la rinnovata “prima” di CIOFFI contro un avversario di spessore come la Dea bergamasca.

I 4 punti ottenuti in Lombardia nella doppia sfida a Monza e Milan, hanno avuto il potere di riaprire i palpitanti cuori bianconeri, conciliando appieno ogni perplessità scaturita dall’avvio del nuovo corso.

Certo un’Atalanta in area Champions già qualificata alla fase ulteriore dell’Europa League guidata per giunta da Muriel, appare avversario tosto, scorbutico, nonostante qualche defezione importante, vedi Scalvini e Toloi.

Gasp é in grado di presentare sempre e comunque una formazione temibile come avviene oramai da qualche stagione a questa parte, con in aggiunta due tipini come Scamacca o Lookman da giocarsi a gara in corso; insomma, se non proprio una big, poco ci manca.

CIOFFI nel confermare il canonico 3511 con SUCCESS in avanti, si dipana alla vigilia tra due ragionevoli dubbi; uno a centrocampo tra PAYERO e LOVRIC, l’altro per il sostituto dello squalificato KABASELE nei 3 dietro, tra l’opzione a) MASINA-KRISTENSEN lasciando PEREZ a destra, e quella b) che prevede l’innesto del portoghese FERREIRA con lo spostamento dell’argentino sulla corsia opposta. Alla fine le scelte del tecnico fiorentino ricadono su FERREIRA sulla destra e PAYERO in mezzo.

L’anno scorso terminó con il risultato di 2-2 con un Muriel sugli scudi, lasciandoci quale eredità l’ultima rimarchevole prestazione dell’era SOTTIL quando carattere, voglia e altro ancora non difettavano. Poi come noto l’oblio…. che il ciclo si possa auspicabilmente invertire? Il tempo dirà.

Parte bene la squadra del Gasp capace di far valere un’amalgama oramai collaudata è un tasso tecnico di livello. Il gioco ristagna a centrocampo senza grossi sussulti per i portieri, almeno sino alla mezz’ora quando FERREIRA imbeccato da un gran assist del TUCU si involava verso la porta difesa da Carnesecchi. Il portiere arrivava con qualche istante di ritardo falciando il portoghese dall’interno della propria area. Penalty ineccepibile. L’intera tifoseria si attendeva il TUCU dal dischetto, ma CIOFFI sorprendeva tutti nell’indicare SUCCESS dagli 11 metri dimostrando al contempo gran coraggio nel voler infondere massima fiducia al nigeriano. La rincorsa con relativo cambio di velocità portava il portiere bergamasco a spostarsi verso destra lasciando non meno di 5 metri disponibili al tocco di fino. Sembrava cosa da ragazzi… ma ahinoi, il centravanti bn dimostrava che il gol non é, almeno per ora, propriamente il suo pane, indirizzando sul palo il calcio del possibile vantaggio. Ci provava pochi istanti dopo SAMARDZIC, in crescita, ma questa volta era la traversa a portiere battuto a negare la gioia al tedesco ed alla tifoseria. Ci voleva un tiro di WALACE imbeccato da SAMARDZIC sul finale di frazione deviato da Djimsiti, per regalare un vantaggio ampiamente meritato dagli uomini di CIOFFI con un SILVESTRI praticamente inoperoso.

Alla ripresa era l’Atalanta a dover fare la partita visto il parziale. Fuori i “bocciati” Muriel e Pasalic e dentro Scamacca e Lookman.

La Dea pigiava, ma era l’Udinese a creare le vere occasioni da gol. Prima toccava a ZEMURA, buona la sua prova, poi EBOSELE che con la sua velocità metteva sempre in difficolta gli avversari, e sui quali Carnesecchi dimostrava che la titolarità in luogo di Musso non era affatto scelta peregrina. La squadra nerazzurra, nell’occasione in divisa rossa, manteneva un certo possesso palla senza peraltro rendersi troppo pericola, salvo cross ed angoli di fatto inefficaci. Arrivavano a ripresa avanzata, cambi al fine di preservare i muscoli affaticati, prima di un formidabile PAYERO, inatteso recuperatore di palloni, poi di un FERREIRA (dentro KRISTENSEN) abile anche nel ruolo di difensore. A dieci dal termine CIOFFI optava poi per un triplo cambio, inserendo LUCCA, THAUVIN e KAMARA innestando giustamente forze fresche. La vittoria il cui valore sarebbe stato di capitale importanza, si trovava ad una distanza di appena duecento secondi, a seguito di una gara pressoché perfetta, molto ben interpretata. Sfortuna voleva che su cross dalla trequarti, rivelatisi innocui fino ad allora per gli attenti difensori bn guidati ancora una volta da un super BIJOL, KRISTENSEN scivolava concedendo un colpo di testa ad Ederson a centro area, che coglieva in controtempo il portiere bianconero.

1-1 e tanta amarezza per un finale che non rendeva giustizia ad una prestazione di gran livello. 

C’è poco da dire, la squadra sembra un’altra rispetto a 20 giorni fa. CIOFFI si confermerebbe essere davvero un gran dottore se come pare, il rendimento dei suoi uomini tende a raggiungere livelli assoluti. Non può esser certo la pacca sulle spalle o la fiducia sempre mostrata verso i suoi ragazzi a cambiare un atteggiamento che pare esser tornato quello di 12 mesi addietro. Vedere WALACE giganteggiare come da par suo in mezzo al campo, PAYERO recuperare palloni su palloni, SAMARDZIC alternare sacrifici nei recuperi a giocate di livello superiore come nell’occasione della traversa, rincuora i nostri animi. Siamo sulla strada giusta se la velocità di EBOSELE finalmente sa essere incanalata. La squadra é più corta, favorisce gli interni attraverso giocate di qualità, é propositiva anziché passiva, e se poi CIOFFI si dimostrerà abile nel mandare a rete anche SUCCESS – sfida niente male – allora l’indisponibilità dei lungodegenti diventerà meno pesante per tutti. Con una “garra” tale da riversare anche nelle prossime sfide, con un condottiero calatosi appieno nella realtà attuale, é bello immaginare solo per un attimo, cosa potrebbe accadere nel rettangolo verde, con un DEULOFEU, un DAVIS o un BRENNER in piena efficienza. Resta però ancora un sogno.

AM

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