BIJOL costituisce per l’Udinese una pedina affatto semplice da sostituire; CIOFFI ovvia con il rientrante KABASELE in mezzo alla difesa recuperando il Tucu PEREYRA al fianco di SUCCESS in avanti. PAYERO ancora preferito a LOVRIC.
Il tecnico dirimpettaio, in arte Marco Baroni anch’egli toscano da Firenze, da inizio stagione é allenatore gialloblu. Ex giocatore bianconero (24 gare da centrale difensivo nell’85-86), da un paio di mesi in qua non se la passa poi così bene, essendo di fatto costretto a cercar importanti punti salvezza al Friuli forte di un modulo recentemente rivisitato (4231) penalizzato da assenze in difesa, al fine di puntellare la propria traballante panchina. Curioso osservare come Maurizio Setti, plenipotenziario del club scaligero ma con trattativa di cessione in atto, insista nella scelta del “manico” toscano, in una sorta di inedito duello “pseudo-dantesco” tra scelte fatte nel recente passato – CIOFFI appunto – poi inevitabilmente abiurate, e nuovi auspicati orizzonti.
Per l’Udinese altresì, un’occasione da non fallire assolutamente complice un avversario che sembrerebbe alla portata, in ossequio ad una vittoria che tra le mura amiche manca da quasi 7 mesi!
4ºC di temperatura per una gara che offre un avvio senza determinare un vero predominio di una contendente sull’altra. Serve l’episodio attorno al quarto d’ora di gioco. Punizione di SAMARDZIC dall’out destro che disegnava come sempre con il suo sinistro una traiettoria perfetta su cui interveniva KABASELE con un tocco di piatto da 3 metri. Impossibile fallire un’occasione così ghiotta; vantaggio importante per i padroni di casa che si caricavano date le circostanze. Il Verona accusava il colpo e lasciava agli uomini di CIOFFI ripartenze importanti. Ma era su mancata ripartenza degli ospiti che PEREYRA si inventava un diagonale perfido su cui interveniva in maniera vincente LUCCA da poco subentrato a SUCCESS colpito duro da Amione. Gol da centravanti vero per il 17 bn al terzo centro in stagione e conseguente 2-0 per i friulani. CIOFFI conscio delle difficoltà chiedeva ai suoi di continuare a giocare, ma il Verona trovandosi spalle al muro si vedeva inevitabilmente costretto ad alzare i ritmi di gioco.
Una discesa di Suslov scappato a PEREZ favoriva un tiro di Ngonge su cui si frapponeva con un braccio di KABASELE. Non si intravedeva volontarietà ma il tocco c’era…Penalty inevitabile, nessuna protesta dei bn, con Duric abile nel trasformare dal dischetto. Verona dunque che tornava in partita dimezzando lo svantaggio e costruendo trame sulla metà campo bn. La frazione si esauriva con una bella punizione laterale di SAMARDZIC su cui si opponeva con bravura Montipo’.
Alla ripresa il Verona perseverava su ritmi elevati mettendo in difficoltà l’Udinese sulle fasce in virtù di giocatori con buona gamba. Nonostante i pericoli fossero limitati e SILVESTRI mai realmente impegnato, all’ora di gioco Ngonge dimostrava di essere un signor giocatore con una rovesciata formidabile su cui il portiere bianconero nulla poteva. La partita tornata in equilibrio stimolava i ragazzi di CIOFFI i quali, non accettando l’ennesimo pari, non facevano passare che una decina di minuti per confezionare attraverso una gran giocata di THAUVIN, un colpo di testa preciso di LUCCA che si insaccava alla destra del portiere gialloblù, realizzando in tal modo la sua prima personale doppietta concludendo un’azione da manuale del calcio.
Il vantaggio consentiva ai bianconeri ripartenze importanti. A 10’ dal 90º era LOVRIC a rubar palla ai disattenti difensori ospiti, involandosi verso la porta avversaria. La colpa capitale dello sloveno era peró di non vedere liberissimo LUCCA a centro area preferendo l’azione personale. La conclusione a lato della porta smorzava l’entusiasmo dei tifosi sugli spalti che già pregustavano il doppio vantaggio. L’azione successiva poi di THAUVIN, che si accentrava al limite dell’area sino a scoccare un sinistro velenoso finito sul palo, finiva con l’ingenerare tra i tifosi i fantasmi di una mefistofelica beffa finale… Baroni, perso per perso, inseriva tutti gli attaccanti possibili, Bonazzoli ed Henry tenuti sino ad allora in panchina.
Il francese a qualche minuto dalla fine commetteva prima un fallo da ammonizione, ma poi al 97º – fuori tempo massimo – complice un’uscita a vuoto dell’ex SILVESTRI acciaccato dall’azione precedente, toccava di quel poco di testa insaccando la rete del 3-3 per l’esplosione di gioia dei mille veronesi sopraggiunti, ma gelando al contempo le speranze dei tifosi bianconeri che pregustavano oramai la prima, meritata vittoria casalinga stagionale. Disappunto tra la dirigenza bianconera per una situazione ancora fatalmente contraria.
Partita dunque dai mille volti da leggere con diverse interpretazioni. Certo il doppio vantaggio poteva essere gestito meglio, anche se il rigore – incontestabile – parrebbe essersi generato da un tiro verosimilmente destinato alla curva… Vero, l’ulteriore vantaggio avrebbe dovuto preludere necessariamente ai 3 punti, ma l’indisposizione finale di SILVESTRI non é parsa propedeutica nel centrare l’obiettivo prefissato.
Una vittoria avrebbe senz’altro dato un po’ di respiro alla classifica ed al morale considerata la proibitiva trasferta di Milano alle porte.
La squadra sembra produrre molto, ma altrettanto pare concedere. La perdita di BIJOL nelle retrovie temiamo possa pesare molto, in relazione alle riconosciute qualità dello sloveno nel saper guidare la retroguardia, raramente nelle condizioni di lasciare così tanto spazio agli avversari di turno, seppur dimostratisi in ottima condizione atletica. Individualmente i giocatori sembrano crescere in rendimento, manca forse ancora un equilibrio tattico in grado di concedere meno spazio alle ripartenze avversarie. Molto bene PAYERO, autore di sgroppate applaudite, di FERREIRA sempre più a suo agio tra i difensori, da apprezzare i gol tanto attesi di LUCCA, un centravanti di ruolo, oltre a rallegrarsi per l’atteso ritorno in campo di EHIZIBUE, esterno che tornerà assai utile alla causa.
Restiamo ottimisti per il futuro, ma é ovvio che servono tremendamente i 3 punti e una classifica meno scomoda.
AM