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Come sarà L’Udinese nel post Samardzic 

Intanto il Tucu Pereyra potrebbe vestire ancora il bianconero
Redazione

Dopo la bella prova offerta contro il quotato Lipsia, i bianconeri misuratisi nella giornata di sabato con un’altra squadra allestita per giocare in Champions League, hanno raccolto ulteriori indicazioni per preparare al meglio la stagione “23-24.

SOTTIL in accordo con la società ha deciso di lasciare fuori il talento serbo prossimo ad accasarsi all’Inter alternando interpreti di quella che probabilmente potrebbe considerarsi una formazione prossima a quella base.

SILVESTRI a causa di un leggero infortunio é stato avvicendato da PADELLI tra i pali, la difesa a 3 con PEREZ a destra, BIJOL centrale e MASINA a sinistra in attesa di capire come l’imminente recupero di EBOSSE possa mettere in discussione la titolarità del marocchino, ha avuto modo di testare anche il neo arrivato KABASELE, alla fine capace di raccogliere persino gli elogi del tecnico. Il reparto sembra ben assestato anche se l’innesto di un elemento come Chrislain MATSIMA, 21.enne francese del Monaco di cui si parla, non sarebbe da disprezzare.

A destra fiducia a Festy EBOSELE in attesa di capire quanto sarà abile ad interiorizzare rapidamente le disposizioni tattiche che per un esterno impegnato in serie A divengono imprescindibili; l’alternativa EHIZIBUE prima di novembre difficilmente pare recuperabile. 

A sinistra il post Udogie sembra un ballottaggio tra ZEMURA abile peraltro anche a destra e l’ex Watford KAMARA, inserito nella gara con i tedeschi tra gli 11 di partenza. In mezzo il trio titolare per il torneo viene di fatto minato dall’ormai certa partenza di Lazar Samardzic. WALACE fungerà come al solito da irrinunciabile frangiflutti recuperato re di palloni, LOVRIC da scaltro incursore, con il terzo elemento che verrà scelto tra lo spagnolo ZARRAGA, il promettente FABBIAN in arrivo dall’Inter nella trattativa SAMARDZIC o in funzione del rientro del Tucu PEREYRA, una opzione che non viene affatto scartata da ambo le parti. QUINA e CAMARA serviranno a dare utili cambi in corsa.

Per le punte vale lo stesso discorso, BETO salvo offerte importanti é destinato a guidare l’attacco bn con LUCCA e SEMEDO pronti a rimpiazzarlo all’occorrenza come punta di sfondamento. Per la seconda punta le alternative non mancano. THAUVIN ha fatto un buon precampionato e oggi é il favorito per affiancare il portoghese. SUCCESS una volta recuperato diventerà il probabile prescelto, specie se sarà in grado di segnare qualche rete in più, almeno sino al pieno recupero di DEULOFEU le cui potenzialità non sono in discussione. Da capire il ruolo di PAFUNDI che con la partenza di SAMARDZIC otterrà un minutaggio superiore potendo giocare anche a ridosso della prima punta o in un ipotetico 3421 dagli sviluppi intriganti.

Il Dolomiten di Lienz lascia dunque almeno in parte impressioni positive, vedi primo tempo, comunque confortanti se rapportate alla forza dell’avversario. Forse con l’acquisto di un difensore – MATSIMA o chi per esso – congiuntamente al rientro di un Tucu motivato, la perdita di un prospetto come SAMARDZIC peserà un po’ di meno anche se si arriva all’ennesima dimostrazione che a Udine oggi si preferisce l’uovo oggi alla gallina domani… molti tra i tifosi infatti si pongono l’atroce domanda in grado di confutare la logica di una cessione a 25 milioni di un potenziale campione, con prospettive di crescita professionale e patrimoniale pressoché certa, non garantendosi affatto l’acquisizione a titolo definitivo di un prospetto come FABBIAN – verrà concesso ai nerazzurri il diritto di “recompra” – che giungerà in Friuli a seguito dell’articolata trattativa.

Negli ultimi anni si vende prematuramente senza favorire ulteriori crescite professionali sullo stile SANCHEZ, AMOROSO, FIORE, GIANNICHEDDA i quali venivano ceduti sì, ma al loro massimo splendore. Non si dica che lo stesso si é verificato per i vari SAMARDZIC appunto, UDOGIE, BECÃO, ALLAN, ZIELINSKI, CUADRADO, MURIEL, CANDREVA etc, etc…. elementi che con un paio d’anni ben interpretati altrove, hanno visto almeno raddoppiare il loro valore. Perché non prendere ad esempio un’Atalanta che acquista e ingaggia Højlund ad oltre 17 milioni – cifra impensabile per il contesto friulano – per poi però rivenderlo al Manchester a 4 volte tanto realizzando plusvalenze magistrali? 

La quadratura in fondo potrà realizzarsi anche nella stagione a venire, non abbiamo dubbi al riguardo, purché la condizione e la fame risultino paragonabili a quelle dell’inizio del torneo scorso, dove tutti si seppero stupirsi del potenziale espresso dall’organico allestito.

Certo gente come UDOGIE, BECÃO, SAMARDZIC chissà PEREYRA.., non son pedine facili da sostituire, tuttavia i restanti componenti l’organico oramai noti per caratteristiche al tecnico piemontese oltre ai nuovi arrivi, vantano tutti potenzialità e anagrafe ideali per esprimersi ancor meglio dell’annata appena trascorsa, lodevole tuttavia per solo una ventina di giornate, specie qualora si creino le condizioni che “garra” e concentrazione rimangano sempre al massimo delle possibilità. Compito del neo ds BALZARETTI dovrà essere in primis, di trasmettere autostima, desiderio di andare oltre l’ostacolo, di non porsi limiti e soprattutto quello di non definire aprioristicamente un traguardo sin troppo limitante al gruppo, al fine di non creare alibi pretestuosi ad una rosa che promette di valere ben oltre i 40 punti, ben noti alla tifoseria.

AM

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