Ultima chiamata per la A questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia per Spezia e Verona, squadre che hanno chiuso la stagione appaiate a 31 punti frutto di 6 vittorie, 13 pareggi e 19 sconfitte per i liguri e di 7 vittorie, 10 pareggi e 21 sconfitte per gli scaligeri. In campionato lo Spezia ha vinto 1-2 al Bentegodi e le squadre hanno pareggiato al Picco 0-0. Entrambe hanno perso l’ultima gara della stagione in casa di Roma (lo Spezia) e Milan (il Verona). Da quest’anno, però, non valgono più gli scontri diretti: la salvezza viene decisa nello scontro diretto che si gioca in gara secca. Dopo i 90 minuti, niente supplementari, si va subito ai rigori.
Come ci arrivano le squadre? Lo Spezia, supportato da oltre 4.000 tifosi, è alle prese con ben 9 defezioni: agli infortunati di lungo corso si sono infatti aggiunti Caldara, Maldini e Bastoni, oltre agli squalificati Gyasi e Amian. E proprio sulla fascia destra del 3-5-2 si apre una voragine, colmabile da Ferrer, alla prima di titolare in stagione ma giocatore già dimostratosi affidabile. Semplici chiede ai suoi una prestazione storica e confida sempre nel bomber Nzola, autore di 13 reti in stagione ma a secco da 7 gare. In attacco, farà coppia con l’uzbeko Shomurodov, che con lui ha disputato solamente due gare da titolare, senza però incidere.
Sul fronte Verona, Zaffaroni (non avrà al suo fianco lo squalificato Bocchetti) ha recuperato quasi tutti gli uomini: restano fuori solo Duda e Henry. Nella mente, però, i gialloblu hanno il precedente dello spareggio con lo Spezia nel doppio confronto dei play out 16 anni fa, che costò al Verona la retrocessione in C. La società di Setti è al suo quarto anno consecutivo in A e vuole assolutamente mantenere la categoria dopo una rincorsa che nella pausa per il Mondiale in Qatar vedeva il Verona a 8 punti dallo Spezia e dalla salvezza. In attacco previsti Lazovic e Ngonge alle spalle di Djuric.
