Alle 23, a La Plata, si giocherà l’ultimo atto del mondiale Under20, la finale tra la sorprendente Italia delle stelline Baldanzi, Casadei e Pafundi e l’Uruguay, spinto da ben 30mila tifosi, che non ha preso gol in 5 gare su 6.
La Gazzetta dello sport presenta la sfida, anticipando che Nunziata riproporrà gli stessi 11 iniziali scelti contro la Corea del Sud, quindi con l’eroe Pafundi che parte ancora dalla panchina. Spiega la rosea: “Gioca anche un bel calcio, questa squadra. Lungo tutto il suo percorso con le nazionali giovanili, Nunziata ha puntato sul 4-3-1-2, confermerà con ogni probabilità la formazione della semifinale. Anche perché la squadra gira bene: la palla viaggia secca e veloce lungo i corridoi verticali anche sui campi non proprio perfetti e a volte massacrati di questo torneo, le irruzioni di Casadei in area – dove a volte sembra un gigante – premiano il lavoro in mediana di Prati e Giovane – o Faticanti, quando gioca – e la spinta dei terzini, le punte lavorano in sintonia con i trequartisti, chi entra mette sempre tanto”.
Si troverà di fronte un Uruguay d’acciaio, composto da “Il muro difensivo è eretto da Boselli e Gonzalez, eredi di Godin e Gimenez, con l’aiuto di Fabricio Diaz, medianone bravo a chiudere e a costruire. L’Uruguay sa anche far male, e occhio a Luciano Rodriguez, che torna dopo due turni di squalifica (rimediata negli ottavi per una gomitata al nigeriano Njie)”.