Gazzetta dello sport: non segna ma ispira

Dopo una intera estate con la valigia in mano, Gerard Deulofeu è rimasto a Udine e ieri, durante l’inaugurazione di Friuli Doc, ha riservato ai tifosi una dichiarazione d’amore importante: «Io e tutti i componenti della mia famiglia siamo molto orgogliosi di stare qui. Mi sento molto bene in questo territorio, c’è un grande rispetto. Assieme ai compagni di squadra sento di avere una grande responsabilità, che è quella di far godere i tifosi e tutto l’ambiente ogni volta che scendiamo in campo». E ce la sta mettendo davvero tutta in campo. I gol non arrivano, ma il suo apporto alla squadra è notevole. Ne parla la Gazzetta dello sport che ricorda il suo rendimento dall’arrivo in Friuli: “La prima stagione – 2020-21 – fa testo relativamente, visto lo scarso numero di presenze (13 per 597 complessivi d’impiego) e la necessità di riprendersi dal grave infortunio che l’anno prima lo colpì al ginocchio. Per la prima rete è stato necessario attendere addirittura la giornata numero 21, con l’unico centro dell’anno messo a segno nella partita in casa giocata col Verona. Lo scorso campionato le cose sono andate decisamente meglio, con Deulofeu a segno già nel primo turno contro la Juve, pur subentrando nella ripresa e stando in campo poco più di mezz’ora. Quella è stata la prima di 13 marcature, il record dello spagnolo in carriera, considerando solo le principali leghe europee. Crisi? No, visto che il giocatore sta avendo un rendimento soddisfacente, ma un attaccante ha bisogno di superare i portieri avversari per sentirsi utile alla squadra. Nell’attesa che l’ex Barcellona riesca a sbloccarsi ci stanno pensando gli altri, in tutti i reparti (Beto, con i suoi 2 gol, escluso), a segnare”.