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Gazzetta dello sport: Il modello Sottil

Slitta probabilmente ad oggi l'ufficialità di Sottil, ma non ci sono dubbi che sarà lui il prossimo allenatore dell'Udinese.
Monica Tosolini

Slitta probabilmente ad oggi l’ufficialità di Sottil, ma non ci sono dubbi che sarà lui il prossimo allenatore dell’Udinese. Da dove partirà? Ovviamente dal modulo, il consolidato 3-5-2. Almeno inizialmente. Così spiega la Gazzetta dello sport: “Perlomeno all’inizio Andrea Sottil giocherà con il 3-5-2, avendo già dato alla dirigenza la sua disponibilità a schierare la squadra con quel modulo. Del resto, essendoci un dna così radicato nell’atteggiamento tattico del club, non sarebbe un’idea redditizia quella di stravolgere dettami che sono nelle corde della rosa, peraltro costruita seguendo l’esigenza di coprire i ruoli che prevede lo schema in oggetto. La questione difesa – viste le sirene inglesi che attirano Becao e il ritorno oltre Manica per fine prestito di Pablo Marí – è una sorta di incognita. Considerando lo stato attuale il reparto sarebbe composto dal numero 50 brasiliano, Nuytinck come centrale e Nehuen Perez a sinistra. È evidente invece che centrocampo e attacco hanno già una loro definizione. Molina è candidato a salutare il gruppo? Non c’è problema, su quella fascia – dopo l’apprendistato dell’anno scorso – ci va il francese Soppy. Per il resto gli effettivi sono i soliti: da destra verso sinistra Pereyra, Walace, Makengo e Udogie. In avanti, invece, nel caso in cui dovesse partire Deulofeu, spazio a Success per fare coppia con Beto. I due hanno già fatto vedere di intendersi alla grande.

L’esordio di Sottil mantenendo quanto trovato in precedenza non implica che l’Udinese dovrà giocare per forza sempre così. Se il nuovo allenatore troverà terreno fertile potrà anche imporre delle innovazioni. In questi anni di gavetta, dai dilettanti alla Serie B, è stato un seguace convinto del 4-3-1-2. Come si sistemerebbe l’attuale squadra con questa logica? In difesa, volendo osare, sulle fasce spazio a Soppy e Udogie, con Becao e Nuytinck a occupare le posizioni centrali. A centrocampo si sistemerebbe Pereyra a destra, Walace andrebbe in mezzo e Makengo sarebbe confermato a sinistra. Il trequartista? Si tratterebbe dell’occasione per veder impiegato nel ruolo che predilige di più in nazionale sloveno Lovric, impiegato in quella posizione anche nell’ultimo match di Nations League contro la Serbia, giocato lunedì e perso 4 a 1 da Sandi e compagni. La posizione che storicamente viene attribuita al numero 10 potrebbe esistere anche con la difesa a 3, con un centrocampo di lotta con Walace e Makengo. A quel punto la staffetta per giocarsi la maglia dietro le punte coinvolgerebbe anche Pereyra”.

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