Corrette le decisioni dell’arbitro palermitano Rosario Abisso in Juventus-Udinese 0-1. Questi i giudizi della stampa nazionale sul suo operato ieri sera:
GAZZETTA DELLO SPORT 6 – Ogni tanto manca uniformità di giudizio su alcuni falli, ma vede bene sugli episodi principali: non è rigore su Milik e sulla carambola in area Perez-Giannetti.
LA MOVIOLA – Al 22’ rischia Okoye che in uscita prende la palla e poi Milik. Episodio simile per dinamica a Sommer-Nzola, ma diverso: Okoye anticipa nettamente Milik (per questo non c’è imprudenza), mentre Sommer colpì contestualmen-te pallone e avversario. Al 56’ la palla carambola sulle braccia di Perez e Giannetti in area ma entrambi avevano gli arti in appoggio al terreno. Al 60’ tolto il gol a Milik: il cross di Chiesa ha superato la linea di fondo.
CORRIERE DELLO SPORT 6,5 – Parte male, Abisso, sempre in mezzo al gioco (viene tamponato da Weah prima e da Samardzic poi, non riuscendo a trovare la posizione in campo), si perde un angolo, poi però prende le misure (anche al terreno di gioco) e finisce in crescendo, attento sugli episodi in area. Fischiati 25 falli e dati 6 cartellini gialli.
Recupero: 7’ (2’+5’)
IN APPOGGIO
Tocco di Milik a spizzare un cross di Rabiot, doppio braccio in area Udinese: di Perez e di Giannetti, ma entrambi – quasi clamoroso – sono quelli in appoggio sul terreno, dunque non punibili.
NO RIGORE
Uscita di Okoye di pungo su Milik, a molti è venuto in mente il caso Sommer: la differenza fra i due episodi sta nel punto di contatto fra la mano del portiere e la faccia dell’avversario, qui quasi sfiorata, partendo dal presupposto che Okoye (come pure Sommer) prende prima il pallone.
ANNULLATO
Milik segna, ma è davvero molto bravo l’assistente Vecchi: il pallone calciato dall’angolo da Chiesa è uscito fuori dal campo (il VAR lo conferma) prima di essere giocato da Rabiot.
TUTTOSPORT 6.5 – Aumenta i cartellini nel finale, quando il nervosismo cresce, ma gestisce con sicurezza la gara. Il contatto Okoye-Milik apre il solito dilemma della coerenza ripensando al rigore fischiato a Sommer due settimane fa, ma non è un problema suo.