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Cioffi: “Dubbi in difesa e tra Lovric e Payero”

Il tecnico bianconero alla vigilia della sua prima sfida di campionato al 'Friuli' da quando è tornato
Monica Tosolini

Vigilia di Udinese-Atalanta. mister Gabriele Cioffi, in conferenza stampa, parte dal tema della settimana di lavoro: “Una settimana motivata, di attenzione, in preparazione di un’altra sfida importante”.

Ebosele, il più rapido della serie A nello scatto. Sugli esterni, c’è un Zemura ritrovato e Festy in forma. Che corda hai toccato con i ragazzi? “Stiamo lavorando parecchio con gli esterni a video e sulla lettura degli spazi, senza palla, da coprire, con la palla diventano spazi da attaccare. Così fa chi interpreta oggi quel ruolo. La realtà che ha portato Ebosele a correre è stato avere dietro Ferreira che lo spinge, Akè che spinge. Idem per Zemura. Anche Ehizibue sta tornando e quindi alza la pressione”.

Tutto nasce però dai senatori: loro sono mancati prima, forse. Tu hai puntato su quelli che avevi qui due anni fa. “Sono pienamente d’accordo a metà. Scherzi a parte, secondo me i senatori hanno visto nella partita di mercoledì scorso con il Cagliari che si possono fidare di chi sta dietro, che non sono soli. Questo è stato il vero cambio di marcia, a livello emotivo”.

L’attacco è ancora un po’ corto: concorda? Il precedente di 2-6: un allenatore punta sull’aspetto motivazionale ricordando anche questa cosa? “Isaac farà gol, ne sono convinto, così come Lucca, Pafundi, Semedo, Thauvin. Intanto facciamo gol con chiunque segna, in base a quello che di meglio il momento ci può dare. Fin quando non si incanala tutto come deve vinceremo come sarà, anche 1-0. Per quanto riguarda il resto, il passato è passato, non c’è nulla da commentare, pensiamo solo al domani. Due anni fa i ragazzi non erano tutti gli stessi, le condizioni erano particolari”.

Lovric come sta? “E’ pronto”.

Come stanno Masina e Kristensen? “Recuperati entrambi. E’ l’unico dubbio che ho assieme a Lovric/Payero”

Più difficile prepararsi per la gara contro l’Atalanta, in cui c’è a confermarsi, o lo è stato contro il Milan, contro cui si cercava la svolta? “La difficoltà è uguale in questo momento storico.Ci deve essere solo umiltà sapendo che bisogna soffrire, sapendo che quello che abbiamo fatto è solo frutto di sacrificio e lavoro. Dobbiamo avere sempre volontà e fame. I nostri sono i risultati di una fame costante che dobbiamo e vogliamo avere“.

La sosta per le nazionali, in questo momento, come la vede? “La valuto bene. La Nazionale è la nazionale. E’ un sogno per i ragazzi, vedi Zemura. Uno dei sogni di Zemura era giocarci e in due partite ha raggiunto l’obiettivo. È giusto che i ragazzi vadano e acquisiscano ulteriore consapevolezza. E’ giusto che vadano, che vengano con maggiore consapevolezza, per il lavoro si troverà tempo”.

Con Samardzic che corde bisogna toccare per il salto di qualità definitivo? “Con lui di solito si fa un gioco: gli chiedo come si va con la palla? E lui dice ‘Forte’. E senza? ?Ancora più forte’. Non ha ancora raggiunto appieno il suo potenziale, ma è sulla via giusta, a Monza ha fatto una grande partita di sacrificio difensivo. E sono convinto che domani farà una grande partita”.

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