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Cioffi in cerca di una svolta, Samardzic anche

Il mister deve riuscire a far ripartire la squadra, il centrocampista serbo deve trovare continuità di impiego e di prestazione
Monica Tosolini

Il passo troppo lento dell’Udinese alimenta dubbi e preoccupazioni che vanno a toccare anche la figura dell’allenatore. Con Cioffi la squadra ha racimolato 13 punti in 14 partite frutto di 18 gol fatti e 24 subiti. Un andamento in frenata (2 punti nelle ultime 5 sfide) e ad una media di 0,92 punti a gara, ancora superiori a quelli ottenuti dal suo predecessore, che erano 0,66 ma sempre inferiori a quanto serve per arrivare alla salvezza.
Va ricordato, però, che il tecnico toscano ha affrontato finora 8 scontri con grosse squadre (Milan e Atalanta due volte, oltre a Roma, Lazio e Fiorentina) e 6 con avversari alla portata (il Monza due volte, Verona, Sassuolo, Torino e Bologna). E i risultati dicono che con le dirette concorrenti ha ottenuto i risultati migliori, agguantando 8 punti. Il calendario prevede la Juventus e poi tre squadre assolutamente alla portata come Cagliari, Genoa e Salernitana: non sono ammessi altri passi falsi. All’andata l’Udinese ha rimediato tre pareggi con queste squadre, ora servono punti pesanti. Bisogna scendere in campo con l’artiglieria migliore.
Impossibile, quindi, rinunciare ad un Samardzic che rimane uno degli elementi di maggiore qualità del gruppo. Dubbi sul feeling tra l’allenatore e il serbo vengono dalle modalità di impiego del giocatore, rimasto due volte in panchina e solamente una volta tenuto in campo per l’intero arco del match, contro il Verona. Con Cioffi, Samardzic ha giocato 719 minuti in 14 gare, una media di 51 minuti a partita, realizzando un gol, due assist e prendendo un giallo. E’ stato titolare in 10 gare su 14. Sottil gli dava un po’ più fiducia: in 9 gare, 631 minuti in campo per lui con una media di 70 a gara. Ha giocato tutte le partite, quattro interamente, sei da titolare e tre da subentrato e ha realizzato 2 gol.
Con entrambi i tecnici ha superato i tormenti del mercato: Sottil ha vissuto con lui il periodo del mancato trasferimento all’Inter, Cioffi ha condiviso l’illusione Napoli. Due miraggi che non possono non aver influito su un ragazzo di 22 anni che ora, però, deve risollevare se stesso e la squadra.

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