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Contro l’Udinese un buon Catanzaro: il match visto dalla Calabria

Indicazioni positive dalla gara di Coppa Italia al 'Friuli' per il Catanzaro
Monica Tosolini

Il 4-1 finale non deve ingannare: per l’Udinese non è stata una passeggiata la prima di Coppa Italia contro il Catanzaro. La squadra giallorossa ha dato filo da torcere ai bianconeri soprattutto nel primo tempo, pagando poi nella ripresa il grande dispendio di energie sotto il sole di agosto. Il portale giallorosso uscatanzaro.net ha analizzato la prestazione della squadra di Vivarini, in cui il top player rimane il gioco: “Il primo tempo dei giallorossi è orgoglio allo stato puro, rappresentazione perfetta del calcio di Vivarini. I ragazzi scendono in campo con la solita mentalità di sempre, testa alta e si parte dalle retrovie senza paura dei bianconeri da 28 anni stabilmente in Serie A. Il tutto parte da Fulignati, che fa brillare gli occhi di un Trevisani al commento che lo definisce letteralmente “da playstation“. Il portierone toscano tocca un quantitativo di palloni enorme e lo fa sempre con precisione, Ghion e Pontisso giocano finalmente vicini e scambiano bene in mezzo al campo staccandosi con i tempi giusti per ricevere il pallone e dettando i tempi a dovere, Vandeputte manda più di una volta in tilt le capacità difensive di Ebosele, il titolare della fascia destra friulana. I giallorossi fanno questo gioco sin da subito, e lo fanno talmente bene da far ingolosire tutti gli spettatori di Italia 1 nei quali rimbalza incontrollato il pensiero folle che il Catanzaro, neopromosso in Serie B dopo quasi 20 anni, stia palleggiando in faccia all’Udinese. Ottima la reazione alla rete di Lovric innescata da un super Thauvin, a dimostrazione di una squadra che ha carattere e fiducia nei propri mezzi, i giallorossi trovano subito il pareggio e lo fanno con la solita azione corale chiusa dal belga con un destro tagliente che buca Silvestri.

Al netto di un secondo tempo poco brillante che condanna i ragazzi alla sconfitta, i giallorossi hanno ormai avviato un progetto tecnico due stagioni fa ed è giusto dare continuità al tecnico che ha letteralmente cambiato il volto della squadra. La traccia è estremamente chiara, e sarà la stessa anche in Serie B: il Catanzaro non ha intenzione di snaturarsi, propone la sua idea di calcio a priori dalla forza dell’avversario attaccando con coraggio e assumendosi gli inevitabili rischi che questa filosofia porta con sè”.

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