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Messaggero Veneto: Musica, maestro Guidolin

Francesco Guidolin ha analizzato la serie A al Messaggero Veneto, dopo le prime due giornate di campionato.
Monica Tosolini

Francesco Guidolin ha analizzato la serie A al Messaggero Veneto, dopo le prime due giornate di campionato. Ha parlato di un torneo che lo diverte, ha detto la sua sulle big per poi arrivare al tema Udinese:”Ho visto una squadra compatta, ricca di soluzioni nonostante le partenze importanti di questa estate”.

Stupito dal “Tucu” Pereyra che lei ha lanciato in Italia proprio quando era a Udine? “No, Maxi è un tipo taciturno, a volte non pensi possa prendersi la squadra sulle spalle, ma ha talmente tanto talento nella lettura del gioco che uno come lui non può non essere il leader o uno dei leader di questa Udinese”.

Allora tuffiamoci sull’aspetto tattico. Si dice che l’evoluzione dell’Udinese di Gotti può essere rappresentata dal 3-4-2-1: lei che è stato uno dei maestri del 3-5-2 ritiene possibile la svolta? “A volte questi sono solo numeri. A me dicevano, per esempio, che facevo il 3-6-1, ma i gol all’Udinese non mancavano mai. Comunque la soluzione di due giocatori “sotto punta” è una mossa possibile per una squadra che parte dal 3-5-2″.

Uno dei trequartisti potrebbe essere proprio Pereyra, l’altro Deulofeu…”Ma sì, l’ho fatto anch’io. Nell’ultimo anno avevo due giocatori come Zielinski e Bruno Fernandes: erano giovanissimi, ma con loro ho provato a giocare con il doppio trequartista. Tra l’altro a volte con Luis Muriel come prima punta, non c’era soltanto Di Natale là davanti nell’Udinese della stagione 2013-14, quella che ha chiuso il mio ciclo bianconero. Zielinski e Fernandes alle spalle di Muriel: non sarebbe male un attacco così adesso, vero?”.

Quando parla dei “suoi” ragazzi si accende d’entusiasmo.”Sì, è mi fa piacere vederli ancora grandi protagonisti ad altissimi livelli, nel Napoli, nel Manchester United, nell’Atalanta”.

Nell’ultima sessione di mercato Gino Pozzo pare aver di nuovo riavviato la fabbrica del talento: sono arrivati giovani di interesse internazionale come Samardzic, Udogie, Soppy, Perez, Beto…”Li seguirò con interesse. Alcuni li conosco, altri li ho sentiti soltanto nominare. In generale, se l’Udinese ha deciso di puntare su dei giovanissimi pensando già al ricambio generazionale, bisogna fidarsi: questa proprietà ha sempre avuto occhio lungo con le nuove leve, i nomi dei giocatori che abbiamo fatto prima stanno lì a dimostrare proprio questo”.

Guidolin, chiudiamo parlando di Luca Gotti. Al di là del 3-5-2 e delle analogie tattiche, potrebbe essere la parola “equilibrio” il punto di contatto tra voi due?”Questo dovete dirlo voi. Io posso soltanto sottolineare che le squadre di Luca sono costruite con grande criterio, estrema attenzione alle caratteristiche dei singoli e all’insegna dell’equilibrio tattico”.

Sembra la descrizione di una delle squadre di Guidolin, al di là del talento dei singoli: sicuro di non voler aggiungere altro? “Allora vi dico che l’equilibrio è fondamentale nel nostro calcio. Ha ragione Gotti”.

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