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Gazzetta dello sport: Udinese, super Deulofeu

"L’orologio del tempo fa scherzi strani. Un girone fa, l’Udinese arrancava nelle zone basse della classifica e faticava a segnare, mentre l’Empoli era la rivelazione del campionato, grazie a un calcio leggero e frizzantino.
Monica Tosolini

“L’orologio del tempo fa scherzi strani. Un girone fa, l’Udinese arrancava nelle zone basse della classifica e faticava a segnare, mentre l’Empoli era la rivelazione del campionato, grazie a un calcio leggero e frizzantino. Oggi i bianconeri, dopo il travolgente 4-1 ai toscani, possono cominciare a togliere lo champagne dal ghiaccio: a quota 39 punti la salvezza è ormai una formalità. Merito di Gabriele Cioffi, che pur senza stravolgere la squadra è riuscito nello “step” che Gotti faticava a scalare: dare qualità a un gruppo che ha nella fisicità il bene primario. I 17 gol alla Dacia Arena nel ritorno sono la testimonianza del buon lavoro del tecnico: nessuno in casa ha fatto meglio in Serie A. Al contrario, Andreazzoli ha visto appassire la sua creatura. «Eravamo un orologino perfetto, poi siamo stati costretti ad apportare dei correttivi per colpa degli infortuni», la difesa d’ufficio dell’allenatore azzurro. Correttivi che alla prova dei fatti non funzionano: appena 7 punti dopo il giro di boa, 16 gare consecutive senza vittoria (primato negativo per l’Empoli in Serie A). Per sua fortuna, Andreazzoli può ancora crogiolarsi sul bottino dell’andata e tenere lontano le zone calde della classifica. Dodici punti di vantaggio sulla terzultima sono un bel vantaggio. Ma il suo Empoli si è smarrito, nello spirito prima ancora che nelle trame di gioco. Anche a Udine, dove i padroni di casa hanno messo subito in chiaro il canovaccio della partita. Corsa e pressione fisica in fase di non possesso, per poi ribaltare il fronte con le invenzioni di Deulofeu, ben assistito da Success. Che il catalano sia in giornata di grazia si capisce già al 5’, quando con un tocco di rara morbidezza per poco non sorprende Vicario sul secondo palo…” La Gazzetta dello sport sottolinea i meriti dell’Udinese, a cui va il 7 in pagella come squadra. E ai singoli, dà questi giudizi:

DEULOFEU IL MIGLIORE 7,5 – Faro dei suoi, ogni tocco è un’illuminazione. Gol e assist in omaggio ai fantacalcisti.  NESTOROVSKI SV

SILVESTRI 6,5 – Mura Benassi, vola su Asllani. Para anche il primo rigore a Pinamonti.

BECAO 6,5 – Il solito muro

PABLO MARI’ 6,5 – Fisico e posizione, concede poco agli avversari.

PEREZ 6 – Positivo, ma un po’ meno granitico degli altri due.  NUYTINCK – SV

MOLINA 6 – Il cross del vantaggio, poi si limita un po’ al compitino.

PEREYRA 6 – Gigioneggia e dispensa colpi qua e là, a volte esagerando.

SAMARDZIC 7 – Il gol è roba da alta scuola e non solo per il tiro. Tasto replay e notare la preparazione: controllo di suola, dribbling.

WALACE 6,5 – Diga per gli avversari, affidabile per i compagni. Dodici recuperi in conto.

MAKENGO 6 – Corre, sradica palloni, attacca. Ma non chiedetegli tocchi di fino, eh…JAJALO – SV

UDOGIE 6,5 – Spinge di più e meglio di Molina.

SUCCESS 6,5 – Non segna ma assiste Deulofeu e semina il panico in area toscana. Poim pure nella sua, atterrando La Mantia: rigore.

PUSSETTO 6,5 – Entra e segna. Cos’altro chiedergli?

CIOFFI 7 – La sua Udinese vince e, soprattutto in casa, diverte pure. Era stato ingaggiato per salvarsi, ha fatto molto di più e la Dacia Arena finisce per acclamarlo a gran voce.

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