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Gazzetta dello sport: l’autocritica di Cioffi

Il mister: "Farò ricredere i tifosi. Qui ho tanti leader"
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport riferisce della presentazione di mister Cioffi partendo dal tema più scottante, il no di parte della tifoseria al suo ritorno. Il tecnico ritiene di essersi comportato da professionista libero di scegliere e lo stesso pensa la società che lo ha richiamato perché ritiene sia l’uomo giusto per risollevare l’Udinese. Snocciola poi le priorità: “«Ho dei ragazzi sono forti e tecnici, dobbiamo solo lavorare». E da dove deve cominciare il lavoro? «Dalla consapevolezza. Devo comprendere quello che hanno nella testa». È un problema di mentalità e non di qualità? «Quella è fuori discussione. Dobbiamo capire perché non stanno esprimendo al meglio il loro potenziale. Un giocatore viaggia di emozioni. O sono a 100 o a zero. Ora si sentono a zero e devo fargli capire io che questi estremi non esistono e cosa possono riuscire a fare». In questa piccola impresa il mister dovrà essere aiutato dai senatori del gruppo, accusati a più riprese di non aver dato il contributo che ci si attendeva in questo inizio di stagione. «Posso contare su molti leader, alcuni caratteriali e altri che dimostrano il loro status con le prestazioni». I nomi fatti sono quelli di Nehuen Perez, di Marco Silvestri, di Walace – «tornerà al suo livello molto presto» – e di capitan Tucu Pereyra. «Tranne che in porta può giocare ovunque». È naturale che l’obiettivo si focalizzi anche sul talento di Lazar Samardzic. «L’ho incontrato ieri e gli ho chiesto se fosse arrabbiato con me per il poco minutaggio che gli concedevo. Si è messo a ridere e credo che questo dica tutto». Ecco, oltre che di risultati a Udine c’è bisogno anche di buon umore”.

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