Il titolo della Gazzetta dello sport al commento di Udinese-Inter è tutto per Lukaku, il bomber che ha deciso il match del ‘Friuli’. E l’Udinese? “Ha impostato una partita di attesa e controllo. Si chiude bene, ma non sta solo a guardare anche perchè Gotti sa che in mediana c’è spazio per infilarsi, soprattutto nella zona che di solito occupa Sensi e che Eriksen non copre. il centrocampo a 4 di Conte allarga necessariamente le maglie e lì puntano al galoppo De Paul e Fofana che hanno gamba lesta”.
All’Udinese, come squadra, va il 5,5 in pagella perchè “bella ma non balla. Leggi la prestazione in toto e ti accorgi che i pericoli per gli avversari sono stati ridotti: puzzle incompleto”.
GOTTI 6 – Legge bene l’Inter, l’Udinese trova spazio dietro i centrocampisti di Conte con Fofana e De Paul. Poi non trova la chiave giusta per alzare l’asticella nella ripresa.
FOFANA IL MIGLIORE 7 – Mica un caso che l’Inter l’avesse messo tra le idee percorribili per gennaio. Fa tutto con quantità e qualità, gli manca giusto la conclusione per definirlo il match perfetto.
MUSSO IL PEGGIORE 5 – Attento in avvio con due interventi su Esposito ed Eriksen. Il ritardo in uscita sul rigore è evidente, come pure l’erroraccio sulla respinta in avvio di secondo tempo.
BECAO 6 – Oscar della sfortuna per quel rinvio che provoca il rigore. Fin lì partita pulitissima, lavorando bene sull’anticipo, dominando nei corpo a corpo.
DE MAIO 6,5 – Maglie strette strette, quasi mai in sofferenza, specie nelle giocate in combinazione veloce tra i due attaccanti di Conte. Gara senza macchie.
NUYTINCK 5 – Sema lo aiuta pochissimo in fase difensiva. Lui regge lo stesso ma poi crolla regalando centimetri fatali a Lukaku in occasione del gol
LARSEN 5,5 – Promette benone ma alla fine poco mantiene. Young alla lunga vince il duello, il secondo tempo è da pendolare poco puntuale. E con qualità insufficiente
DE PAUL 6 – Fa e non esagera. un merito? Mica tanto. Perchè fino all’ingresso di Brozovic lì in mezzo ci sarebbe stato spazio per ripartire. Impreciso nell’ultima scelta.
MANDRAGORA 6 – Aggressivo al punto giusto. Con Barella si incrocia un po’ a distanza e un po’ no. Traffico ben smistato, anche se la costruzione spettava ad altri.
SEMA 6,5 – Treno fenomenale, a tratti straripante dal punto di vista fisico. Un neo: quella scivolata a inizio ripresa che ha regalato a Esposito il pallone (sciupato) del vantaggio.
OKAKA 5 – Si sbatte, ma alla fine lo noti più per le richieste di fischi arbitrali che per altro. Solo un tiro (respinto) in tutto il match. Non bastano i duelli fisici a un attaccante..
LASAGNA 5,5 – E’ l’unico a concludere verso Padelli. Nel finale fallisce due valide chance. Buone idee, mal realizzate. E un dialogo scarso con i suoi centrocampisti.
ZEEGELAAR 6 – Largo a sinistra per spunti per cross senza compagni all’appuntamento. Il tempo per incidere è poco, però.
JAJALO 6 – Con lui cambia il modulo, si piazza vicino a Mandragora, innesca un paio di situazioni interessanti. Ma la partita è già nel freezer di Conte, ormai.
TEODORCZYK SV – Mossa conclusiva per riempire l’area di rigore, quando l’Udinese ha bisogno di velocizzare l’azione.