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Bijol: “Ci manca solo una vittoria per uscire dalla crisi”

Secondo il difensore il gruppo deve ritrovare fiducia nei propri mezzi
Monica Tosolini

Intervistato da ‘Soy calcio’, la casa del calcio italiano in spagnolo, il difensore bianconero Jaka Bijol ha raccontato la sua esperienza in Friuli. A 24 anni, il numero 29 dell’Udinese ha alle spalle esperienze in Slovenia, suo Paese natale, Russia e Germania. E, da un anno, è approdato in Italia. “Cambiare Paese spesso? Non è un problema per me, anzi. Posso sempre imparare qualcosa di nuovo: nuove culture, nuovi modi di interpretare il calcio. Credo sia positivo per la carriera di uno sportivo conoscere nuove culture, nuovi stili di calcio: puoi imparare nuove cose, apprenderle essendone direttamente coinvolto. Il miglior Paese in cui sono stato? Sicuramente l’Italia. In questo momento non posso dire Russia. Anche la Slovenia, il mio Paese, è buono. Ma sto molto bene qui a Udine, è casa mia, è perfetta. Il mio arrivo all’Udinese? Non è stata una scelta difficile, tutti nel calcio sanno cosa significhi Udinese. E’ una società che eccelle in molti aspetti, come l’organizzazione, tutto qui funziona a livelli top. Per me è stata una decisione facile da prendere. Tanti stranieri? In questo momento credo che sia una situazione comune a molte squadre quella di avere tante nazionalità in spogliatoio. Un calciatore si abitua a relazionarsi con tutti: comunichiamo bene e possiamo imparare tante lingue. Se si vuole comunicare, la lingua non è un problema: si parla un po’ in inglese, anche in italiano. Ci sappiamo capire, non è un problema. Il modo di difendere in Italia? E’ bene essere qui, perché c’è molto da imparare e gli allenatori ti possono insegnare molto. Qui un difensore apprende il massimo della tattica e sono convinto che la mia scelta di venire in Italia sia stata azzeccatissima. La serie A è un campionato difficile, con giocatori di livello che ti permettono di crescere. I gol? Un difensore ha altre priorità, ma quando c’è l’occasione di andare nell’area avversaria è giusto provarci. Io qui sono cresciuto molto, ho imparato molto anche a livello tecnico, ma anche fisico e non solo. Intendo proprio a livello generale. Inizio difficile in questa stagione? E’ innegabile, possiamo fare sicuramente meglio. Ci serve urgentemente una vittoria che ci dia fiducia, poi le cose andranno certamente meglio. L’attaccante più forte contro cui ho giocato? Osimhen, è in assoluto il migliore che ho incontrato”.

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