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Sottil: “Mi aspetto una partita maschia, ci sarà da lottare”

Il tecnico alla vigilia di Cagliari-Udinese
Monica Tosolini

Prima conferenza stampa prepartita di questa stagione per mister Andrea Sottil davanti ai giornalisti locali. Il tecnico ha risposto alle domande su Cagliari-Udinese: “Nella sosta abbiamo lavorato bene, con allenamenti ad alta intensità. L’infortunio fa parte del gioco, si lavora seriamente, facendo tutto quello che serve. Davis è arrivato all’ultimo , purtroppo l’infortunio non lo puoi controllare, fa parte dello storico di una squadra. Mi spiace, ma faremo con quelli che abbiamo, senza piangerci addosso”.

Il Cagliari? “Ranieri mi ha insegnato tanto, ha concetti chiari, è pragmatico, ha grande personalità. Riesce a tirare fuori tanto dai suoi calciatori. Ho un bel ricordo di lui, persona tutta d’un pezzo. Come la sua squadra. Lo scorso anno ha preso il Cagliari, non formato per la A, lo ha fatto suo, ha vinto il campionato combattendo fino all’ultimo con il Bari e quest’anno ha dato ancora la sua idea di calcio. Mi aspetto una partita tosta, maschia, tattica, in cui ci sarà da battagliare e correre tanto. Mi spiace che si giochi alle 12,30 in Sardegna: bisogna avere maggiore attenzione nel fare il calendario. Non si può mettere una partita a quell’ora, quando troveremo 40 gradi”.

Quanti giocatori domani sono in grado di partire titolari? “Vanno inseriti per gradi. Qualcuno deve essere ‘condizionato’ per poter performare ad alta intensità evitando il rischio di infortuni. Alcuni sono arrivati davvero all’ultimo momento, ci sono state le nazionali. Kristensen l’ho visto due giorni, Tikvic solo ieri. Pereyra si è allenato da solo in estate. Payero sta un po’ meglio. Davis è infortunato. Quindi vanno inseriti gradualmente”.

Senza Beto, cambia qualcosa a livello offensivo? “Beto è un giocatore che accelera come pochi, fa reparto da solo. Non ha bisogno di tante combinazioni di coppia. Puoi innescarlo su attacchi diretti di 30 metri. Senza lui dobbiamo essere bravi a fare qualcosa di diverso. I gol devono arrivare non solo dagli attaccanti. I terminali devono essere anche le mezzali e i quinti. Ma con Lucca, che non disdegna l’attacco della profondità, dobbiamo inserirci e accompagnare il modo di attaccare”.

Sulle fasce il Cagliari è più d’impatto. Preoccupa la cosa? “Loro hanno qualità e giocatori di volume. Io ho 4 quinti con caratteristiche diverse. Bisogna impattare bene e poi c’è anche una partita di rientro. Sappiamo anche dove loro possono patire. Dovremo essere bravi a smorzare le loro iniziative”.

Servono gli inserimenti dei centrocampisti: “Certo. Perdendo Beto e Deulofeu è così. E’ una cosa che ho sempre richiesto, anche con Beto e Deulofeu, avendo quinti di gamba. Adesso abbiamo Payero, giocatore di inserimento. Mi aspetto molto di più dai quinti per accompagnare l’azione. Dobbiamo crescere su questo. Siamo la squadra che ha calciato più in porta ma abbiamo fatto pochi gol. Questo significa che bisogna accompagnare di più in avanti. Io son sicuro che gli attaccanti faranno gol”.

Pereyra: può giocare esterno? O dove? “Dove lo metti suona. Ha fatto tantissimi ruoli con me. E’ arrivato da poco, si deve mettere a posto, anche se parte da una buona base. All’occorrenza, più lo tiene vicino alla porta, più possibilità ha di fare male”.

Sente pressione? “Questo mestiere me lo sono conquistato. Se non volevo pressioni sceglievo un’altro mestiere. Fa parte del lavoro. io mi concentro solo sul lavoro. Ripetizione. Questa squadra ha cambiato tanto. Bisogna dare del tempo, mettere in conto tutto. La pressione a questo livello c’è sempre. Io lavoro, il gruppo mi segue. Vogliamo trovare un grande risultato. La critica e la pressione fanno parte del nostro lavoro”.

L’Udinese ha sbagliato una sola partita. Non avete deluso. I due punti sono di un momento non dei migliori: “Io su questo vorrei fare una riflessione personale. Non capisco, alle volte, perché c’è questo alone di negatività attorno all’Udinese. Questa è una bellissima realtà. Questa società sta facendo cose eccezionali, bisogna volere più bene all’Udinese. Invece la gente vede sempre cose negative, il bicchiere mezzo vuoto. Sappiamo benissimo che dobbiamo cominciare a marciare. Abbiamo la squadra che è seconda più giovane della serie A. Diamo più fiducia all’Udinese”.

Quanto serve per vedere l’Udinese al meglio? “Dobbiamo cominciare a marciare. Il tempo è relativo. Sappiamo benissimo che dobbiamo fare punti. La pressione c’è sempre, dobbiamo dare il tempo a questa squadra di crescere, ma dobbiamo anche fare punti. Ho visto miglioramenti importanti e questo mi dà grande fiducia per la partita di domani”.

Domani sono tutti a disposizione? “L’unica defezione recente è Davis. Ebosse è tornato in gruppo in pianta stabile. Da due settimane va a pieno regime con la squadra, ma bisogna dargli tempo per prendere confidenza con il campionato. Ma è pronto. Pafundi è a disposizione”.

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