Giornata di presentazione oggi allo stadio ‘Friuli’, che torna ad ospitare una conferenza stampa per un nuovo tesserato per la prima volta dopo il Covid.
Il Direttore Generale Franco Collavino innanzitutto ringrazia a livello personale Pierpaolo Marino, “dopo 4 anni abbiamo deciso assieme che il percorso era terminato. Sono stati 4 anni intensi in cui Marino ha dato un contributo importante al progetto Udinese Calcio. In totale si parla di 11 anni di collaborazione, quindi Marino rimarrà per sempre un grande amico dell’Udinese. Ora dò il benvenuto a Federico, che ha sottoscritto un contratto di due anni per un percorso rinnovato, in cui lui rappresenterà il raccordo tra la prima squadra e tutti i compartimenti dell’area tecnica. La sua carriera da calciatore è nota, questo senz’altro rappresenta un plus nella formazione di dirigente sportivo. In questa veste si è ritagliato un ruolo nell’area tecnica della Roma. E’ giovane, carismatico, motivato. Con lui ci sarà anche Francesco Vallone, che lo coadiuverà nella gestione dell’area tecnica e di tutti i suoi dipartimenti”.
La parola al nuovo Dt Federico Balzaretti: “E’ un onore essere in un club che ha una storia importantissima, che ha una fama per programmazione. Quando è arrivata la prima chiamata attorno alla metà di giugno ero molto contento. Dopo due tre colloqui mi è stato affidato l’incarico, ne sono stato molto felice. E’ stato tutto molto rapido, non abbiamo discusso nulla. Il Sì è arrivato dopo mezzo secondo. Sono qui da un paio di giorni e ho grande voglia di iniziare questo percorso. Qui trovo grande competenza, passione, storia e sguardo verso il futuro. Datemi solo il tempo di ambientarmi. Porterò grande passione, il mio carattere, il mio entusiasmo. Essere qui per me è un punto di partenza, sono ambizioso e non mi accontento. Spero di crescere ancora di più: darò molto e sono convinto che riceverò anche molto”.
E’ l’erede di Marino. “L’Udinese è riconosciuta per quello che è il lavoro di tutte le aree a livello di innovazione, scouting, l’attenzione ai giocatori. Dobbiamo mantenere l’identità del club, con l’idea di potersi migliorare. L’Udinese è sinonimo di professionalità, di qualità di innovazione. Porterò le mie idee, ma senza andare a toccare l’identità forte di questo club”.
La sua gavetta? “E’ fondamentale. L’ho fatta da calciatore, da dirigente: è fondamentale. Ringrazio la famiglia Rosso del Vicenza per l’opportunità che mi ha dato. Ringrazio Sabatini, mia fonte di ispirazione come Monchi. L’esperienza da calciatore e anche quella fatta finora da direttore mi ha formato abbastanza. Ho provato a mettere tutto me stesso sempre. Il calcio mi piace, in tutte le sue forme”.
Becao, Samardzic e Beto. Il loro futuro? “L’Udinese è una società che non ha bisogno di vendere, ma diamo una valutazione importante, come ha sempre fatto l’Udinese con i giocatori che ha valorizzato. L’Udinese non ha una necessità, ma sappiamo che se dovessero arrivare offerte di un certo tipo che corrispondono alle aspettative del club, valutiamo il da farsi, sapendo che abbiamo anche un’area scouting straordinaria che sa trovare giocatori forti e sostituirli a dovere”.
Quali sono le ambizioni personali e di squadra? “Di errori a Vicenza certamente ne ho fatti, la parte più importante che ho fatto là è stata nel primo anno: aver centrato i play out è stato qualcosa di importante. La stagione scorsa l’idea era di abbassare di molto la media dell’età della squadra e valorizzare il patrimonio tecnico. Abbiamo costruito sulle stesse idee scouting e gli altri dipartimenti, a livello di squadre di serie A. Forse è stato sbagliato non dare continuità tecnica. Personalmente devo cercare di essere un po’ più riflessivo, sono un tipo focoso”.
Il Dg Collavino precisa che il Vice Vallone ha pure lui due anni di contratto.
Già visitato il centro sportivo Bruseschi? “La società è organizzata in maniera straordinaria. Il centro sportivo è fatto molto bene, come anche la qualità delle persone. Ognuno deve continuare a mettere qualcosa in più cercando di portare innovazione. Non è mai una persona che cambia un club, voglio mettermi a disposizione del club”.
La prima telefonata con Sottil? “Ci siamo sentiti con un paio di chiamate e un paio di messaggi. L’importante è che adesso si rilassi. La stagione è lunga. Meritava certamente la continuità. Credo che questa energia, questa cazzimma ci sia in entrambi. Il percorso di crescita è stato importante Non vedo l’ora di poter lavorare con lui, abbiamo molto in comune, soprattutto per la grinta”.
Pereyra, ci sono possibilità che resti? “Ha avuto una proposta da parte del club. Stiamo cercando di capire quale sarà la sua decisione. Se volesse continuare qui saremmo felicissimi, altrimenti ci sarà il massimo rispetto”.
Il suo ruolo come Dt, anche da collante con la squadra? “Sì, è un compito anche più importante di quello del mercato. Sicuramente ci confronteremo, voglio interagire bene con il mister e i giocatori, affinché siamo una cosa sola”.
Nonostante le incertezze del mercato, c’è un giocatore che per carisma o importanza ritiene imprescindibile per questo gruppo? “Tutti sono importanti, devo conoscerli bene. Quelli che sono sulla bocca di tutti sono i più carismatici. L’idea è di formare un gruppo forte, il singolo è all’interno di un sistema di gioco che viene prima di tutto“.
Qual’è il suo rapporto con la società? “Il confronto è quotidiano. Il colloquio è quotidiano, su tutto. Ci sono giocatori che già sono stati studiati durante l’anno. E qui ci sono persone super valide, che sono delle eccellenze. La sede è strutturata in maniera molto efficace, si riesce ad avere informazioni e idee su tutte le aree”.
Samardzic? Via per una proposta indecente? C’è? “Siamo in una fase molto embrionale, è tutto in divenire. Molte squadre, come noi, sono innamorate di lui. Intanto è un giocatore dell’Udinese e noi speriamo che possa rimanere, se arriverà una offerta molto importante ci sediamo e valutiamo. L’idea è di godercelo ancora, ma il mercato è appena iniziato e può portare a scenari sorprendenti. Comunque la forza di un club è quella di cercare di non piangersi addosso, questo è e deve rimanere un punto di forza”.
Discorso che vale anche per Pafundi? “Ci voglio parlare. Grandissimo talento in evoluzione. Spero che abbia il tempo di affermarsi qui, non ha ancora espresso al 100% il suo potenziale. Può crescere e migliorare per poter sviluppare il proprio percorso”.
Risponde poi il Dg Collavino che parla anche del nuovo partner che succederà a Dacia e del programma della squadra: “La partnership con Dacia è stata fantastica che ha permesso ad entrambe le parti di crescere molto in 13 anni. Stiamo negoziando con diverse realtà, non abbiamo ancora una chiusura a breve termine dell’opzione legata ai naming rights dello stadio, ma ci stiamo lavorando intensamente. La programmazione? Si inizia il 10 luglio. Fino al 16 siamo a Udine, dal 17 al 29 stiamo a Bad Kleinkirhheim. L’ultimo giorno ci sarà una amichevole. Ne stiamo organizzando una contro la Rappresentativa dilettanti il 16 luglio. Il 19 luglio contro rappresentativa locale, il 22 contro il Paphos, il 25 contro la Red Bull Lipsia, il 29 contro l’Union Berlin. E’ in via di programmazione anche per il week end del 4 o 5 agosto una ulteriore amichevole forse al Friuli o forse fuori. Gli abbonamenti? La campagna sarà presentata il 13 luglio e partirà il 14. Lo staff? E’ in via di completamento, ma la parte operativa che sarà in ritiro dal 10 è fatta. Antonio Bovenzi sarà per due anni il preparatore atletico. Il professor Bella che era in scadenza di contratto non rinnova. Eugenio Vassalle sarà il mental coach, novità di quest’anno”.
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