Udinese, tutti uniti verso Roma

E’ una Lazio ferita quella che attende l’Udinese per il posticipo all’Olimpico. Dopo il ko in campionato con il Milan, il terzo consecutivo, è arrivato quello ben più pesante contro il Bayern, costato l’eliminazione dalla Champions. Sarri, che lunedì non sarà in panchina contro l’Udinese, dovrà cercare di trasformare la grande delusione nella giusta dose di rabbia per rialzare la testa. C’è da lavorare sull’aspetto mentale.
La stessa cosa hanno iniziato a fare anche a Udine, dove oggi la squadra si è ritrovata per la ripresa dei lavori. La presenza al centro sportivo Bruseschi di Paron Pozzo ha anche questa valenza: rassicurare il gruppo e far sentire la vicinanza della proprietà in un momento in cui è fondamentale compattarsi. Il primo tifoso ha dato l’esempio, ora andrà seguito da tutti. Per mister Cioffi il gesto è un importante attestato di fiducia e un motivo in più per guardare positivo, che va ad aggiungersi all’importante notizia del ritorno in gruppo di capitan Pereyra.
L’argentino ha davanti altri quattro giorni per lavorare sulla condizione e cercare di offrire le più ampie garanzie di impiego a Roma dopo un mese di assenza dal campo. Anche perchè sulla fascia destra le disponibilità, con la squalifica di Ebosele e la condizione non perfetta di Ehizibue, si restringono alle candidature di Ferreira e, appunto, il Tucu.
Buone nuove sono arrivate anche dalla conferma di Bijol in gruppo: lo sloveno, però, non sarà disponibile prima della sosta.
Sosta che vedrà nuovamente diversi bianconeri impegnati in Nazionale. Sono già arrivate la convocazione per Nehuen Perez, che dopo un anno e mezzo torna in Albiceleste, e la preconvocazione per Lazar Samardzic con la Serbia. Il centrocampista, complice la squalifica di Walace, che movimenterà le gerarchie in mediana, dovrebbe tornare titolare anche all’Udinese.