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L’Udinese é rinata!

Cioffi in soli sette giorni é riuscito a ricompattare il gruppo
Redazione

Se é vero che l’Udinese é malata di pareggite, é altrettanto vero che un ulteriore pareggio a San Siro non si disdegnerebbe affatto.

Quasi proibitivo il compito che si prospetta ai ragazzi di CIOFFI, i quali affrontano un Milan caratterizzato da un 442, con qualche assenza importante (Theo Hernandez su tutti) vero, ma motivatissimo al fine di  rimanere nella scia dei cugini, apparentemente i favoriti per il titolo. I rossoneri non vincono in campionato da oltre un mese.

Mister CIOFFI replica almeno in partenza la formazione di Monza, recupera MASINA almeno per la panchina oltre a tenere in caldo i vari LUCCA, THAUVIN, FERREIRA e LOVRIC al fine di cambiare l’eventuale canovaccio tattico impostato. Si gioca sotto una pioggia copiosa. Presenti circa trecento tifosi friulani.

Parte bene l’Udinese dimostrando che il vento pare esser cambiato; propositiva, compatta e soprattutto concentrata la squadra in campo. Le occasioni più importanti le creavano proprio i bianconeri, abili nel ripartire con gli esterni capaci di mettere in campo le rispettive caratteristiche di velocità e forza fisica. Ai rossoneri rimaneva un’unica opportunità con Florenzi che sottoporta dopo un gran aggancio non riusciva a concludere verso SILVESTRI. La frazione si concludeva con un’Udinese vincitrice ai punti e un Milan incapace di innescare un Jovic deludentissimo oltreché essere fischiato da buona parte dei 70mila tifosi.

Alla ripresa i padroni di casa non riuscivano a cambiare marcia, mentre i bianconeri ordinati e ben messi in campo lasciavano poco più che le briciole a Leao e compagni. Bravissimo PEREZ nel contenere le sfuriate del portoghese, ovviamente molto temuto. La svolta avveniva all’ora di gioco quando l’ennesima incursione di EBOSELE veniva premiata da un rigore per un pestone subito da Adli. Qualche legittima perplessità per un intervento non devastante, ma via libera dal Var che avallava la decisione dell’arbitro Sacchi. Rigore della valenza capitale che il capitano si apprestava a calciare con la personalità che gli viene unanimente riconosciuta. 70mila contro oltre ad un portiere come Maignan da superare in una situazione di classifica come quella attuale, potevano essere paragonati ad una montagna da scalare…. El TUCU però dimostrava nella circostanza una freddezza da campione; rasoterra alla sinistra del portierone milanista e bianconeri meritatamente in vantaggio. Bello vedere che tutta la panchina imbeccata dal tecnico accorreva ad abbracciare il capitano sotto gli spalti occupati dai tifosi bianconeri. Scene che non si ammiravano da tempo.

Ci si attendeva a quel punto una reazione veemente dei rossoneri che però non arrivava. Impostata benissimo sul piano tattico, la squadra di CIOFFI limitava al massimo i rischi lasciando al Milan solo dei cross innocui dalla tre quarti dove KABASELE, ma soprattutto BIJOL giganteggiavano. Anzi erano addirittura i ragazzi in bianconeri a proporsi con azioni molto più efficaci degli avversari. Solo nel finale i padroni di casa provavano a fare ciò che per 88’ non erano riusciti a fare. Ad un minuto dal 90° l’occasione più ghiotta veniva a generarsi da una spalla di Giroud che contrastato da KABASELE riusciva da pochi metri a deviare fortunatamente verso la porta difesa da SILVESTRI che nell’occasione dimostrava di essere il gran portiere ammirato nella stagione passata. Al 96° poi la coppia di coppa LUCCA-THAUVIN aveva tra i piedi l’occasione per chiuderla, ma una presunta mancanza di cattiveria impediva di soffrire per ulteriori 60 secondi. Finiva con una insperata ma meritatissima vittoria targata CIOFFI.

Gara dunque interpretata alla perfezione attraverso un 5311 che pareva mandato a memoria. Non sappiamo se siano i migliori a scendere in campo, ma abbiamo ammirato una disponibilità diversa. WALACE uno dei migliori é sembrato il rubapalloni straordinario dello scorso torneo, dietro BIJOL ha dimostrato una volta di più di essere un signor difensore anche nel guidare la difesa. Il TUCU ha saputo giocare tra le linee come solo lui sa fare favorendo i due interni collocati a piede invertito. SUCCESS non sarà un goleador ma si é prodigato come poche a far salire la squadra con i quinti affatto timorosi ad attaccare gli spazi.

Un plauso dunque a CIOFFI cui attribuiamo i meriti di una vittoria che non deve appagare il gruppo, ma che dovrà avere il dono di conferire quella autostima tanto mancata sino ad oggi.

Il calendario che si prospettava al mister, era parso fin da subito un ostacolo terribile da affrontare con una squadra a terra sul piano psicologico, ma come narra il vecchio adagio.. Chi ben comincia é a metà dell’opera, e sembra proprio che il fiorentino di piazza Beccaria sia riuscito nel proprio intento. Con l’Atalanta di Muriel, altro avversario scorbutico, avremo tra 8 giorni una verifica se, come sembra il vento é veramente cambiato.

AM

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