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L’illusione si protrae oltre il 90º, vanificata dall’ennesimo finale amaro 

La colpa se vogliamo, é che certi giocatori andrebbero ‘annusati” prima di nuocere
Redazione

La vittoria ottenuta dal Cagliari, i pareggi di Sassuolo e Frosinone oltre ai 2 soli punti che separano la squadra dal baratro, obbligano i ragazzi di CIOFFI a cercare l’impresa contro i prossimi campioni d’Italia in un Friuli al sold-out, sempre troppo avaro di soddisfazioni.

Serve davvero architettare un mezzo miracolo per il gruppo bianconero, peraltro orfano per squalifica di LUCCA, al cospetto dei panzer nerazzurri, tanto più che il mister intende presentare un attacco “leggero” composto da THAUVIN e PEREYRA.

Molte le novità in casa friulana con KRISTENSEN EHIZIBUE e ZARRAGA subito tra i titolari. Inter senza i due centrali difensivi Bastoni e De Vrij.

La partita non si accende traccheggiando sino alla mezz’ora quando OKOYE si oppone ad una gran conclusione di Calhanoglu.

Ma al 40º é l’Udinese a passare inaspettatamente in vantaggio grazie ad un tiro-cross rasoterra di SAMARDZIC che leggermente deviato finisce a fil di palo (lontano) difeso non troppo brillantemente da Sommer. Immediatamente dopo, ancora OKOYE si oppone da campione su conclusione ravvicinata di testa da parte di Lautaro Martinez. Il primo tempo finisce dunque con i bn, quasi sempre costretti nella propria metà campo, in inimmaginabile vantaggio.

Al rientro dopo pochi minuti viene giustamente annullato un gol in fuorigioco di Carlos Augusto ma al 53º il portiere  bn commette l’unica ingenuità della serata uscendo in volo, ma scriteriatamente su Thuram stendendolo; penalty evidente con gol dell’1-1 targato Calhnoglu, cecchino infallibile. Da quel momento, fatto salvo un contropiede intorno a metà ripresa, non finalizzato al meglio, vanificato da un gran recupero di Mhktaryan e orchestrato dal duo KAMARA-THAUVIN, é solo Inter, che evidentemente data la caratura d’organico, dispone di rincalzi che farebbero la fortuna di molte squadre nella massima categoria. 

Uno tra questi porta il nome di Davide FRATTESI noto tra i tifosi bn per essere un gran cecchino quando opposto ai nostri colori.

Stupisce la mancanza di memoria storica tra i ragazzi, perché se così fosse, il buon Davide, non si presenterebbe al tap-in vincente sul tiro finito sul palo, scoccato al 94º da Lautaro Martinez. In molti quando hanno visto subentrare l’ex Sassuolo a tre quarti gara si son fatti il segno della croce… ma a poco é servito se ad una manciata di secondi dal finale la squadra di CIOFFI si vedeva sfilare l’ennesimo punto sottratto in rimonta da parte degli avversari.

Stadio ammutolito e i ragazzi frustrati da una prestazione non proprio da esaltare (23% di possesso palla e appena il 55% nella precisione nei passaggi), ma pur sempre al cospetto della regina del campionato.

Con la Roma alla prossima servirà più voglia, più garra per sottrarre dei punti fondamentali per la classifica ai capitolini, protesi come sembrano alla ricerca di una ambitissima posizione Champions.

I punti dall’inferno rimangono appena 2, mentre é diabolico il trio finale di stagione da calendario con Lecce fuori,  Empoli al Friuli, per poi chiudere a Frosinone un stagione ancor più tribolata del previsto, sempre che non serva un’ulteriore codazzo con vista ..spareggi!

AM

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