SOTTIL sa di giocarsi moltissimo nella Toscana empolese. Una sconfitta non verrebbe tollerata, un pari chissà… 7 gare senza nemmeno una vittoria non rappresenta certamente uno score invidiabile, serve invertire il trend al più presto. Ovviamente non é d’accordo con l’assunto la truppa guidata da Andreazzoli, un ex che si dibatte anch’esso tra i bassifondi della classifica.
Gara dunque delicatissima alla vigilia della sosta per la nazionale, sfida che potrebbe preludere ahinoi, ad avvicendamenti importanti.
SOTTIL non dispone di LOVRIC squalificato, interno di centrocampo che nella circostanza viene sostituito dal Tucu PEREYRA in un 352 che comunque non modifica l’usuale canovaccio tattico. Speranze riposte in LUCCA sbloccatosi contro il grifone.
Il primo tempo viene affrontato con ritmi così cadenzati da immaginare come uno sportivo non tifoso, possa approcciarsi al match. La prima parte viene gestita prevalentemente dagli uomini di SOTTIL che come al solito creano difettando in conclusione, e questo peraltro non stupisce affatto. Poi alla mezz’ora si vedono anche i padroni di casa, prima con Baldanzi, a cui si oppone un gran SILVESTRI, la seconda con Caputo che sotto misura trafigge il portiere bianconero, ma il tutto viene per fortuna vanificato da un fuorigioco netto del centravanti toscano.
La frazione si conclude con il nulla di fatto, sintesi di una interpretazione da parte di entrambe affatto coinvolgente, equa nel risultato di parità. Servirebbe altro per scaldare il centinaio di tifosi provenienti dal Friuli, i quali ricorderanno probabilmente con maggior piacere le terre che hanno dato i natali a Leonardo piuttosto che un calcio piuttosto “miserino” osservato al Castellani. Questa rosa può fare certamente di più.
Il secondo tempo se possibile é ancora peggiore della prima parte di gara. Raramente si assiste a trame di gioco costruttive lasciando sempre più il pallino in mano agli avversari. Toscani che nel finale vanno vicino al successo pieno mentre gli uomini di SOTTIL paiono ìnvorticarsi in una involuzione tecnica in grado di trascinarsi persino la fase tattica. La squadra appare prevedibile, lenta e senza idee. I tempi di gioco sempre più dilatati con passaggi all’indietro divenuti una costante reiterata. I quinti mai realmente lanciati!
Finisce così una gara divenuta fin troppo complessa, oltre ad essere giocata con poco accanimento.
Insomma c’é molto da cambiare per ritrovare un’Udinese, almeno simile a quella delle prime 10 giornate dello scorso torneo. I numeri preoccupano, il passo è né più né meno da retrocessione. 0 vittorie dopo 8 giornate con 5 sfide senza reti, una delle compagini che corre di meno, oltre a molti altri record negativi che rappresentano numeri da brivido. Di questo passo la retrocessione diventa cosa assai probabile. Urge al più presto trovare una soluzione efficace e tempestiva, in grado di sovvertire un andamento assai pericoloso.
La ripresa del Castellani è parsa così inguardabile agli occhi di noi tutti, da non poter immaginare di ripartire da quel punto. Quando SILVESTRI a 10’ dalla fine per un rinvio da fondo campo perde volontariamente 40” di gioco in favore di un misero punto in classifica, allora significa che un pari contro l’ultima in classifica puó venire accettato di buon grado. Ma da chi?
La società per ora tace, ma l’enigma panchina rimane.
AM