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I 20 minuti della vita

Per l'Udinese possono valere un campionato
Redazione

Quando ci si trova di fronte ad eventi come quelli accaduti al difensore ivoriano della Roma, allora tutti ci scopriamo facenti parte di una comunità, e i risultati sportivi passano inevitabilmente in secondo piano. Per fortuna le vicende sanitarie stanno prendendo la giusta piega e insistere sull’episodio per puro perbenismo, rischierebbe di incanalarci verso una retorica da evitare.
Preferiamo pertanto analizzare l’evento unicamente in chiave tecnico-sportiva. 

Lo splendido gol del Tucu che evidenzia una volta di più quanto sia fondamentale l’apporto dall’argentino in ottica tecnico-tattica, non appare sufficiente a giustificare una condotta di gara all’insegna della remissivita’. Lasciare il pallino sempre in mano all’avversario (24% il possesso palla nel primo tempo – ultimi in A nella speciale classifica) non papere indice di spiccata personalità.
Se sia o meno un diktat che parte dalla panchina, non è lecito sapere, o quanto la posizione di classifica possa inibire un certo atteggiamento è altrettanto arduo da sentenziare, sappiamo solo che l’unica sfida appagante in termini di atteggiamento iniziale, è parsa quella con il Bologna, gara che aveva illuso un po tutti in vero.
Si potrebbe obiettare sulla consistenza delle fasce, facenti comunque parte di un centrocampo a 5; in fondo non schieriamo né Udogie (regalato agli Spurs) né Hakimi… ma non schieriamo nemmeno i più scarsi elementi della serie A! E allora dove sta la verità? Secondo noi nella mancanza di personalità ed autostima che la squadra non sembra riuscire ad assimilare. Che sia incapacità del mister o poca propensione degli elementi a disposizione, fatto sta che questa squadra dimostra giornata dopo giornata che è strutturata solamente per soffrire.

Prendiamo ad esempio LUCCA. Quante occasioni gli vengono concesse a partita? Pochissime! La Roma con Lukaku ha dimostrato come si cerca e si appoggia la manovra nei confronti di un centravanti forte fisicamente. E che dire con THAUVIN fermo ai box, delle indisponibilità delle punte BRENNER e DAVIS (per non parlare di DEULOFEU)? Un fallimento societario in pianificazione – non si può accampare la sfortuna – oltre a sottolineare come si sia trattato du un supporto importante venuto meno al mister.

Ora sarà davvero curioso pensare al recupero – la Roma potrebbe infatti proseguire in Europa League – poiché il possibile rischio di falsare il torneo non è cosa di poco conto. Comunque al di là delle condizioni di N’Dicka che pare in fase di recupero, forse il protrarsi dell’epilogo della gara potrebbe anche favorire entrambi i club, purché si giochi senza costrizioni di calendario con gare ravvicinate.

L’Udinese in quei 20 minuti che possono valere un campionato, dovrà “mangiare l’erba del Friuli”, non potrà davvero esimersi dal dare tutto, ma veramente tutto, come abbiamo visto fare peraltro alle rivali in lotta per la salvezza. In questo turno ci si aspettava ovviamente di più da Napoli Inter e Milan, vero… ad ogni modo se arriverà questa striminzita salvezza, magari a 35,36 punti difficile di più, dopo peraltro 3 scontri diretti che si annunciano infuocati, nessuno abbia l’ardire di vantarsene.

AM

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