Udinese al lavoro da ieri in vista dell’anticipo di sabato con il Torino, la prima di quattro sfide, tutte in aprile, in cui i bianconeri dovranno far capire quali sono le ambizioni di classifica. Gli allenamenti al Bruseschi procedono in un clima sereno, in cui l’unica novità attesa è il recupero di Deulofeu, che ha ripreso a lavorare, ma in maniera ancora individuale, sul campo. Difficilmente sarà disponibile per la gara contro i granata, ma Gotti ha comunque diverse soluzioni da opporre alla squadra dell’ex Davide Nicola.
Il mister granata, invece, tornerà in Friuli ancora una volta (come accaduto a luglio quando guidava il Genoa) a caccia di preziosi punti salvezza. A tenere in apprensione l’ambiente torinese, oltre alla classifica, c’è anche l’indisponibilità di Salvatore Sirigu, uno dei Nazionali risultati positivi al Covid al rientro dai recenti impegni azzurri. Il focolaio emerso nel gruppo Italia coinvolge anche Cragno, Grifo, Bonucci, Verratti, Florenzi e Bernardeschi e desta preoccupazione in diverse squadre.
Nel Torino, che in un anno ha visto 20 suoi giocatori contagiati dal Coronavirus, ci sono anche Mandragora e Belotti che hanno fatto parte dell’ultima spedizione azzurra ma entrambi hanno già avuto il Covid: il centrocampista napoletano nel suo ultimo periodo ‘friulano’, a novembre; il Gallo a fine febbraio, proprio quando è diventato papà della piccola Vittoria. Il livello di guardia rimane comunque alto, anche se Nicola cerca di tenere concentrati i suoi sulla gara contro l’Udinese.
Avversario particolare, quello bianconero, per Belotti che nella gara di andata contro i friulani ha segnato la sua centesima rete in maglia granata e che ha trafitto finora l’Udinese ben 6 volte (solo il Sassuolo, con 9 reti, e la Samp con 8 hanno preso più gol dal Gallo): la prima nel famoso 1-5 della stagione 2015/16 al ‘Friuli’, risultato di una prestazione imbarazzante della squadra allora allenata da Gigi De Canio.
Sabato, a Udine, la retroguardia bianconera dovrà ricompattarsi per fermare il Gallo, il Toro e far ripartire l’Udinese verso l’orizzonte indicato da Pozzo, il decimo posto.