Un anno e sei mesi per il professor Giorgio Galanti. E’ questa la richiesta fatta dal pubblico ministero durante l’udienza di oggi nel processo (con rito abbreviato) che vede come unico indagato per omicidio colposo proprio Giorgio Galanti. Ovvero l’ex direttore di Medicina Sportiva dell’ospedale fiorentino di Careggi che nel luglio del 2017 effettuò la visita per l’abilitazione agonistica di Astori. Udienza iniziata a metà mattinata e momentaneamente sospesa per la pausa pranzo. Tra poco toccherà invece alla difesa in un dibattimento che si preannuncia piuttosto lungo. Dopo la difesa infatti, spazio anche alle parti civili. Proprio la tempistica porterà quasi con certezza a far slittare la sentenza intorno alla fine di aprile.
Nell’udienza di due mesi fa, durata oltre 2 ore e risultata molto importante, si era dibattuto della “superperizia” disposta dal gup Angelo Antonio Pezzuti dopo le varie perizie delle parti in causa: richiesta per fare luce sulle cause della morte di Astori e svolta dal medico legale Gian Luca Bruno e dal professor Fiorenzo Gaita. Secondo questa, sarebbe vero che le aritmie cardiache rilevate nei controlli di routine svolti da Davide Astori avrebbero consigliato esami più approfonditi come l’holter cardiaco. Ma anche con questo esame, molto difficilmente si sarebbe potuta rilevare la cardiomiopatia aritmogena biventricolare di cui soffriva il capitano della Fiorentina. Nell’udienza di oggi come allora, presente anche Francesca Fioretti, la compagna di Davide (e madre della bimba avuta insieme, Vittoria, ndr.) al momento della tragica scomparsa del capitano della Fiorentina il 4 marzo del 2018. Presente anche con i propri legali la Fiorentina. Che ha scelto di non costituirsi parte civile, ma sempre presente per tutelare la figura di Davide Astori.