Altro che vincerle tutte, il problema della Juventus di Pirlo se dovesse ripetere prestazioni come quella di questo pomeriggio è non perderne troppe. Quella che doveva essere la partita con cui iniziare la rimonta sull’Inter sembra una partita di fine stagione di una squadra che non ha più niente da chiedere e pochissimo da dare. Superficialità e stanchezza producono imprecisione e follie, poi prevale il nervosismo. Certo, ci sarebbe un rigore che l’arbitro Abisso misteriosamente non concede, ma per quanto clamoroso, l’errore del direttore di gara finisce per essere un dettaglio di cronaca di fronte alla prestazione terrificante della squadra di Pirlo.
ATTEGGIAMENTO MOSCIO – L’inizio della Juventus è terribile: una serie di errori tecnici, una costruzione faticosissima e un atteggiamento tra lo svogliato e l’assopito. Corre pure qualche rischio e sbaglia tre occasioni abbastanza nitide con Morata, Danilo e Ronaldo. Solo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo la squadra di Pirlo riesce ad alzare il ritmo, che non diventa comunque serrato ma solo leggermente più andante. Restano in compenso le imprecisioni e la costruzione che va a otturarsi nell’ingorgo centrale creato dal Benevento. E’ evidente che Inzaghi abbia visto con attenzione la partita della Juventus contro il Porto e ne abbia tratto, qua e là, ispirazione per creare difficoltà ai bianconeri che, effettivamente, si ingolfano sulla trequarti, incapaci di trovare spazi. Anche perché non ci sono movimenti senza palla e tutto procede in modo che il Benevento possa riorganizzarsi con un certo agio.
SQUADRA SPENTA – Anche i singoli bianconeri sono spenti. Ronaldo non è connesso. Morata sembra uno che ha appena finito una maratona. Chiesa entra in partita solo dopo mezzora (ma resta poi uno dei migliori). Kulusevski è spaesato e impreciso. Arthur meno ispirato del solito. Rabiot un po’ imbambolato. Pure Szczesny pare mancare di reattività nelle situazioni in cui è chiamato a collaborare dai suoi stessi compagni. Così anche nella ripresa, nonostante si colga un briciolo di buona volontà collettiva, la Juventus va incredibilmente in svantaggio. Arthur che pasticcio! Gaich stende la Juve: impresa del Benevento
ARTHUR SCIAGURATO – Arthur gestisce una ripartenza in modo demenziale, con un passaggio a tagliare la sua area: la palla, che nelle intenzioni del brasiliano avrebbe dovuto raggiungere Danilo dall’altra parte del campo, viene intercettato da Gaich che si ritrova solo davanti a Szczesny e lo fulmina al 69′.
RIGORE CLAMOROSO – La reazione della Juventus non è proprio violenta, ma la squadra si porta nella metà campo avversaria. E dopo due minuti c’è un rigore piuttosto clamoroso: Foulon impedisce a Chiesa di avanzare in area cadendogli addosso. L’arbitro Abisso non lo concede e non va neppure a ridere l’azione al Var (che invece gli era servito per correggere un altro sciagurato errore commesso nel primo tempo quando stava per concede un rigore inesistente alla Juve avendo confuso un fallo di mano con un tocco di spalla). La Juventus perde i nervi e da quel momento assedia il Benevento in modo isterico.