Tuttosport riporta le indicazioni date dal test in famiglia di ieri tra Juventus e Juventus U23, finita 3-0 per la prima squadra ma solo perchè “i montanti e alcune ottime parate di Israel (in tuffo sul tiro da fuori di Ramsey e in uscita bassa su Dybala) hanno ridimensionato. Dybala segna l’1-0 controllando bene e infilando di sinistro preciso e potente da centro area. Sfiora il raddoppio. Sforna un invito artistico a Ramsey per il 3-0: tocco sotto e verticalizzazione da manuale. Mentre Ronaldo fa discutere per la sua assenza, lui si prende la scena. A Udine può lasciare il segno.
Morata fraseggia benissimo con Dybala, si sbatte e segna: nel 2-0 ci mette due volte lo zampino aprendo l’azione sulla trequarti e poi chiudendo il triangolone (trapezio, via: un mezzo tocco l’ha fatto anche Chiesa) dopo uno scatto efficace e puntuale.
Danilo sforna un assist per Morata che firma il 2-0 di tacco è ciliegina su una torta fatta per lo più di intelligenza in fase difensiva. Ramsey regista basso, anche se al momento propizio si scambia con Bentancur e aggredisce la profondità andando a realizzare (alla Khedira) il 3-0. Le voci su Pjanic lo circondano, il nuovo acquisto Locatelli lo scruta da bordocampo. Lui però tira dritto e dimostra allegramente di poterla eventualmente fare, la sua parte, in bianconero. Max apprezza.
Bonucci è leader anche senza fascia: telecomanda i compagni dall’inizio alla fine, compreso Danilo che proprio di primo pelo non è.
Bentancur bene come spalla di Ramsey. Ma bene anche quando intelligentemente gli ha dato il cambio in fase di smistamento palloni. Contro l’Udinese sarà titolare e avrà da subito l’occasione di provare a voltare pagina in modo netto rispetto ad una passata stagione fatta di molti bassi e solo qualche alto.
Allegri prova Kulusevski laddove ultimamente ha ben giostrato Bernardeschi. Lui risponde con una buona prestazione, anche se non sempre gli scatta l’istinto dl killer allorché c’è da abbandonare la linea mediana e guizzare verso la porta. Il ballottaggio con Bernardeschi, comunque, (viste le assenze di Rabiot infortunato e McKennie squalificato) resta aperto. Bernareschi che ieri è apparso un po’ meno straripante e smanioso di mettersi in mostra rispetto alle recenti prestazioni (ma nella ripresa era tutt’altra partita).
Alex Sandro non osa, non spicca. Manco sbaglia nulla, per carità, però è in una dimensione guardinga. Molto concentrato nel sintonizzarsi sulle dinamiche da 3-4-2-1 o 4-4-2 più che nello sfoggiare le sue doti qualitative. A ben pensarci, proprio ciò che servirà a Udine considerando quanto la squadra sarà verosimilmente a rischio di sbilanciamento in attacco”.
