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Gasperini:”Siamo stati padroni del campo. Calati solo nel finale”

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, in conferenza stampa e ai microfoni di DAZN
Monica Tosolini

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa. Le sue parole come riportate da TMW: “Dobbiamo essere contenti di questo risultato, maturato in un momento nel quale avevamo la partita in mano meritando il doppio vantaggio. La punizione di Deulofeu ha dato energia all’Udinese, noi siamo calati nel finale e con i cambi non siamo riusciti a tenere il risultato. Le indicazioni di questa partita sono comunque molto positive. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, giocando con grande personalità approfittando degli spazi poi le partite possono sempre avere delle svolte e così è stato nel finale. E’ una partita che ci farà crescere”.

Si poteva gestire meglio il finale?
“Vedendo la possibilità di recuperare una partita l’Udinese ha aumentato le energie, noi siamo calati ma in difesa abbiamo assenze pesanti oltre a quella di Zapata, giocatori che sul piano fisico potevano dare un sostegno importante. Abbiamo iniziato a soffrire anche su azione, globalmente siamo stati a lungo padroni del campo”.

L’Atalanta è la storia della sua vita?
“Sicuramente, una storia così bella non poteva capitarmi. Non ci guardiamo indietro, abbiamo ancora tanti traguardi da sviluppare. La squadra è stata rinnovata con tanti giovani ma stiamo cercando di crescere velocemente”.

La Champions è un obiettivo?
“No, dobbiamo pensare a migliorare attraverso le prestazioni”.

Il giallo a Lookman l’ha stupita?
“Ha fatto questo gesto per esultare, non è un ragazzo che fa polemica. E’ stato interpretato male”.

In conferenza stampa.

La rimonta:
“E’ il calcio, le partite possono cambiare anche in pochi minuti, il risultato va accettato, nel finale abbiamo anche rischiato. La partita è cambiata quando ce l’avevamo in mano, mi ha ricordato un po’ altre partite passate giocate qui ad Udine. Con il gol dell’1-2 siamo un po’ calati, forse ci sono mancati un po’ i cambi, ma anche lì c’erano i presupposti per far meglio, ma nel finale è mancata un po’ di energia”.

Le assenze non si sono notate troppo:
“Hanno giocato ragazzi giovani come Soppy, Scalvini, Okoli che maturano anche grazie a queste gare. Probabilmente per loro tra sei mesi o un anno sarà diverso giocare gare così. Le assenze probabilmente ci tolgono un po’ di cambi. Usciamo da questa gara contro una squadra che era indicata come in grande forma con sensazioni positive, abbiamo margini per sviluppare il nostro campionato”.

Le sostituzioni:
“Ho aspettato un’ora per iniziare i cambi, sono entrati giocatori però nel momento in cui abbiamo preso gol ed è diventata più difensiva la gara, cercavamo giocatori freschi come Malinovskyi per ripartire, prendi il gol su punizione e poi su corner e lì si è complicata la gara. Sono contento però di come ci siamo disimpegnati”.

I cambi hanno tolto certezze inconsciamente in attacco?
“Ho messo dentro Hojlund, Malinovskyi e giocatori di calibro, ho inserito giocatori di qualità, ditemi una partita dove non vengono cambiati gli attaccanti. Doveva essere una spinta in più. Anche Ederson con la sua capacità di attaccare gli spazi al posto di Pasalic erano tutti cambi pensati per fare il terzo gol non per perdere peso in attacco, per come si era messa la partita forse potevano dare anche qualcosa in più”.

Il giallo a Lookman? Con che sensazioni si esce da partite così?
“Quella di Lookman è stata semplicemente un’interpretazione sbagliata della sua esultanza, meno male che si chiama Lookman e non in altri modi strani ride ndr). Cose che capitano. Da partite così usciamo con la consapevolezza che potevamo vincerla, poi invece abbiamo preso il 2-2 e va bene così, dobbiamo far crescere i ragazzi ed è un’occasione di maturità, mi sembra che comunque sia buona la classifica”.

Muriel ritrovato?
“Così è in condizioni ed è un giocatore. Nel primo tempo ci sono stati tre o quattro momenti in cui poteva anche giocarla meglio sfruttando gli spazi. Un giocatore così è un giocatore che conosciamo”.

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