Pianetagenoa1893.net ha interpellato in esclusiva Gigi De Canio, doppio ex tecnico delle squadre (nel 2003-04 e nel 2012 in casa rossoblù, nel 1999-2001 e nel 2016 in quella bianconera) che scenderanno in campo sabato sera al Ferraris.
Prima l’allenatore esprime una sua opinione sulla stagione del club più antico d’Italia: «Il Genoa ha una classifica bugiarda per le sue potenzialità, però ci sono tante aspettative. Ha avuto purtroppo a inizio stagione i problemi del Covid che ha falcidiato i giocatori. A ciò occorre aggiungere gli aspetti psicologici, poiché quando la classifica si fa dura è sempre difficile recuperare. L’avvento di Ballardini ha dato una classifica più dignitosa: però non ci si deve fermare e soprattutto pensare che ora possa recitare necessariamente un ruolo di primo attore, ma pensare soltanto alla salvezza»
Nelle ultime tre partite il Genoa ha raccolto soltanto un punto e inoltre non riesce a vincere dalla partita interna col Napoli, cinque giornate fa: a cosa potrebbe essere dovuto questo calo? «Non parlerei di calo. Il Genoa ha affrontato l’Inter, con una certa dignità: è stato in partita e ha ceduto a un avversario più forte, ma senza subire una goleada. Anche contro la Roma è accaduto lo stesso».
Ci si attende ora il riscatto del Grifone con il ciclo salvezza che inizierà sabato con l’Udinese, proseguirà a Parma e poi ancora al Ferraris con la Fiorentina: è un obiettivo perseguibile? «Ballardini è un allenatore molto esperto: è molto capace di leggere le situazioni che gli si prospettano. Probabilmente affronterà una partita per volta, con la tensione molto alta, cercando di non sottovalutare mai ogni impegno e lasciando perdere gli aspetti spettacolari, ma badando al sodo: farà di tutto affinché il Genoa non faccia l’errore di sentirsi fuori dalla lotta per la salvezza e si senta superiore agli avversari. Guardando il prossimo da affrontare, l’Udinese, credo che non ci sia proprio da scherzare».
Perché? «L’Udinese è una squadra molto solida, sa difendersi bene e ripartire rendendosi pericolosa. Un osso veramente duro, contro cui bisogna usare il massimo dell’attenzione: non sarà una gara abbordabile. Sono sicuro che Ballardini conosca questa insidia e ne parlerà ai suoi giocatori»
Il Genoa ha dimostrato di saper colpire al meglio gli avversari quando gioca in contropiede: dovrà dunque lasciare ai friulani il pallino del gioco? «Giocando in casa, è possibile che il Genoa sia costretto a fare la partita anche perché avrà voglia di riscattarsi. Però dovrà fare attenzione a non esporsi al contropiede dell’Udinese: Ballardini saprà sicuramente trasmettere la sua strategia ai suoi ragazzi per poter superare l’avversario».
Quale giocatore friulano può essere pericoloso e da bloccare il più possibile? «De Paul è il calciatore con maggiore qualità dell’Udinese. Ma non parlerei soltanto di singoli: è una squadra dove ognuno sa svolgere i propri compiti, soprattutto in fase difensiva. Inoltre, ha grande fisicità, sa ripartire con accelerazioni veloci: ora si è arricchita anche dell’esperienza di Llorente».