E’ un’altra sfida diretta per la salvezza quella che attende domani il Cjarlins Muzane, impegnato alle 14.30 in casa dei bresciani del Breno, nella trasferta più lunga di tutta la stagione. Tanto che la squadra guidata da mister Thomas Randon, cui spetta presentare la gara, raggiungerà già questa sera Darfo Boario, dove alloggerà in attesa di scendere in campo domani.
Mister, vista la classifica delle due squadre è una partita che si presenta da sola?
«Direi di si, purtroppo Chions è stato un jolly che abbiamo sbagliato. Un po’ per sfortuna, ma soprattutto perché, come ho detto già dopo la gara, per vincere certe partite servono gli attributi e noi non li abbiamo messi in campo. In settimana i ragazzi hanno risposto bene per cui cercheremo di andare a Breno e fare quanto necessario: per noi ogni gara deve essere come una finale».
Cosa non bisogna ripetere rispetto a domenica scorsa?
«Non voglio si ripetano i 30’ di gara nel corso dei quali, dopo essere andati sotto nel punteggio, non abbiamo avuto nessuna voglia di reagire. Chiaramente spero, a Breno, di non andare sotto nel punteggio e di non dovermi preoccupare di quell’atteggiamento, ma che qualsiasi cosa accada i ragazzi mettano in campo voglia e personalità per migliorare».
Che partita ti aspetti?
«Credo sulla falsariga di quella di domenica scorsa, con le due squadre che almeno inizialmente scenderanno in campo consce di non poter sbagliare nulla. Immagino la vittoria potrà essere determinata da un episodio, contro una squadra che ha qualche individualità importante. Bisognerà capire quanto il pallone scotti nei piedi dei giocatori perché, data la classifica, scotta eccome».
Cosa hai chiesto ai tuoi ragazzi?
«Di rimboccarsi le maniche, perché la sconfitta con il Chions ha alzato ulteriormente la media punti che dobbiamo tenere per salvarci. Non dobbiamo avere paura, vincere a Breno significherebbe ridare un po’ di ordine».
