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Europeo Under21, Nicolato: “Spero di vivere emozioni forti”

Domani gli Azzurrini voleranno in Romania, giovedì l’esordio con la Francia.
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Ultimo allenamento al CPO di Tirrenia per la Nazionale Under 21, che domani mattina partirà dall’aeroporto di Pisa alla volta di Cluj, la città romena dove gli Azzurrini affronteranno Francia, Svizzera e Norvegia nelle tre gare del girone del Campionato Europeo.

A quattro giorni dall’esordio nel torneo con la Francia, in programma giovedì 22 giugno alla Cluj Arena (ore 20.45 italiane, diretta su Rai 1), Paolo Nicolato fa il punto sullo stato di salute della squadra: “La costruzione del gruppo – le sue parole in conferenza stampa – è stata anche più semplice del previsto, abbiamo una squadra composta da ragazzi che hanno lavorato per diversi anni con me e ho trovato grande disponibilità da parte di tutti. Stiamo bene insieme, questo non garantisce che arrivino i risultati, ma aumenta le possibilità. Credo che riusciremo a mettere in campo una squadra che sa quello che deve fare, poi ovviamente dovremo fare i conti con la qualità degli avversari, gli imprevisti, gli episodi, ma il gruppo ha fatto un grande lavoro, anche tattico. Sono mesi che con tutto lo staff, che ringrazio, stiamo studiando molto bene questa competizione. Mi auguro di vivere emozioni forti, che sono quelle per cui si fa questo mestiere”.

Il primo vero crash test per gli Azzurrini sarà il match d’esordio: “Dalla partita con la Francia usciremo capendo a che livello siamo, sarà l’occasione per vedere quali sono le nostre capacità in relazione a quelle degli altri. Andiamo ad affrontare una squadra fortissima, ma quello che conta è uscire da quella gara con una prestazione all’altezza, che ci dia fiducia per il prosieguo del torneo”. La consapevolezza nei propri mezzi passa dalla conoscenza del valore delle avversarie: “Sappiamo bene che avremo di fronte delle squadre fortissime. La Francia ha una rosa di altissimo livello, la Svizzera ha 6/7 giocatori che hanno già giocato in nazionale maggiore. Capisco che ci sia entusiasmo, ma il livello sarà molto alto e dovremo avere la giusta umiltà, capire che stiamo andando in un palcoscenico dove tutte le squadre sono di altissimo livello”. Per quanto riguarda la scelta del modulo si tratta di un dibattito anacronistico: “Spero che nel 2023 non si pensi che sia il modulo a far vincere le partite, chi lo pensa è rimasto indietro di trent’anni. Il calcio si sta evolvendo in un’altra maniera. Non esistono moduli giusti o sbagliati, esistono moduli più adatti ai giocatori che hai a disposizione e altri meno. Noi delle dieci partite di qualificazione ne abbiamo giocate sette con il 4-3-3, una con il 4-2-3-1 e due con il 3-5-2. Le partite amichevoli, anche perché la rosa era ridotta, le abbiamo fatte con il 3-5-2, quindi alla fine ne abbiamo giocate più o meno metà con un modulo e metà con un altro. Alleno da 35 anni e per 30 ho allenato la difesa a quattro, il 3-5-2 non è nato per miei gusti personali, ma perché non abbiamo avuto a disposizione delle ali per fare sistemi diversi e perché i nostri difensori giocano nei club con la difesa a tre”.

Detto che in porta il titolare sarà Carnesecchi (“ma abbiamo altri due portieri che ci danno ampie garanzie”), in attesa dell’arrivo di Gnonto (“abbiamo accettato di aggregarlo all’ultimo momento perché ne conosciamo il valore, lo vedo come una punta, meno sulla fascia”) Nicolato ha ritrovato un Pellegri voglioso di dimostrare il suo valore dopo qualche infortunio di troppo: “Pietro merita di indossare la maglia azzurra, sta dando tutto e sta molto bene, anche se purtroppo non gioca novanta minuti da un sacco di tempo. Punto molto su di lui”. E proprio il parco attaccanti è quello che in termini di minutaggio offre le minori garanzie: “Fatto salvo Cambiaghi, tutti gli altri hanno giocato poco. Se vogliamo pensare ad una piccola incognita che abbiamo è sul reparto offensivo e questo sull’arco delle tre partite potrebbe essere un problema da risolvere”.

(Fonte: Figc.it)

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