E’ vero che siamo ancora in pieno calcio d’agosto, ma l’Udinese vista all’opera finora dà sensazioni positive. Il Messaggero Veneto fa un paragone con il contesto bianconero di un anno fa, quando c’era da trovare i sostituti di Pablo Marì e Nahuel Molina. Ora la squadra ha perso Becao e Pereyra, ma sta rispondendo bene. Contro il Lipsia “ha dato proprio la sensazione di essere una squadra già molto interessante così com’è, addirittura forse anche più avanti nell’assetto di quanto la stessa proprietà potesse aspettarsi o prevedere”. In sostanza, “al netto dei ritmi bassi delle amichevoli, i principi di gioco impartiti da un anno a questa parte da Sottil sono acquisiti e trasmettono sicurezza alla squadra. La dimostrazione è data anche dalla facilità d’inserimento dei nuovi innesti, al di là dell’applicazione personale con cui il singola interpreta ruoli e movimenti”.
Il paragone con una estate fa evidenzia i miglioramenti di squadra e dei singoli: un anno fa l’Udinese aveva perso con il Bayer Leverkusen e con la nazionale del Qatar. Ebosele non era nemmeno paragonabile al giocatore che è oggi, Lovric è cresciuto. Zemura e Kamara sono certezze sulla sinistra dove un anno fa c’era solo Udogie. In attacco Nestorovski era il bomber, ora ci sono Lucca e Semedo a rinvigorire l’attacco. “E il tutto senza considerare che Gerard Deulofeu e Isaac Success, ma anche la stellina Simone Pafundi, sono ancora da inserire nel motore, là dove la stella di Lazar Samardzic brilla sempre di più. Per tutti questi motivi sarebbe un peccato rompere il giocattolo”.
