L’apertura del Messaggero Veneto nelle pagine dello sport non poteva che essere dedicata ai problemi che stanno frenando la trattativa tra Udinese e Gotti sulla conferma del tecnico. Scrive il quotidiano: “Rischia seriamente di saltare il matrimonio tra l’Udinese e Luca Gotti. Ieri tra le parti c’è stato un altro incontro, nuovamente interlocutorio, che non ha portato a una conclusione. Questi continui rinvii dimostrano che manca l’accordo su alcuni particolari. «Da parte nostra c’è la volontà di tenerlo – ha dichiarato lunedì sera a Udinesetv il dt Pierpaolo Marino -, la stessa mi pare ci sia da parte del tecnico. Poi ci sono anche altri aspetti della trattativa che approfondiremo nei prossimi giorni».Evidentemente sono proprio gli altri aspetti sui quali la trattativa sembra essersi arenata. Ma quali sono? Riguardano più le garanzie tecniche che economiche (Gotti un aumento l’ha chiesto). Il mister è consapevole – lo ha detto lui stesso al termine della gara col Sassuolo – che l’Udinese è una società che sa fare calcio e sa che se arriveranno le offerte giuste per De Paul e Fofana sarà impossibile trattenerli. Qualcosa di buono, però, in entrata si aspetta: a centrocampo, ma anche nel reparto avanzato”.
La tifoseria è in agitazione e il presidente dell’AUC Bepi Marcon si è fatto portavoce del pensiero dei supporters friulani che si schierano decisamente e compattamente a favore della conferma del tecnico, auspicando un accordo tra le parti. Anche mister Massimo Giacomini, lunedì sera a Telefriuli, si era espresso a favore della permanenza di Gotti sulla panchina friulana, sottolineando la sua bravura in una stagione davvero complicata.
Sono immediatamente spuntati i nomi dei possibili sostituti: “Leonardo Semplici, dalla C alla A con la Spal, esonerato a febbraio; Rolando Maran, da anni è nel mirino del club friulano essendo molto vicino a Claudio Vagheggi. Poi c’è Walter Zenga, nome speso già a novembre, nei giorni in cui Gotti doveva essere ancora convinto dal club ad accettare il ruolo di primo allenatore e che poi ha lavorato negli ultimi tre mesi al Cagliari. Ma potrebbe spuntare anche il nome di Roberto D’Aversa, se dovesse lasciare il Parma che con la nuova proprietà potrebbe cambiare mister. Oggi, quindi, a meno di colpi di scena, Gotti e l’Udinese decideranno se andare avanti insieme. La piazza freme. Da un lato non tenere Gotti sarebbe una scelta impopolare, ma se non c’è convinzione o unione d’intenti (l’esperienza con Tudor avrà insegnato qualcosa?), forse è meglio chiuderla qui”.
