Cesare Natali, ex giocatore di Atalanta e Udinese, attuale collaboratore per lo scouting di Gino Pozzo da Barcellona, ha parlato al Messaggero Veneto della sfida tra le due realtà che ben conosce. Partendo da De Paul, giocatore entrato nel mirino del Barça: “È tornato Laporta come presidente del Barcellona e vuole rinverdire i fasti del club, quindi non mi meraviglia che un giocatore ormai completo e ideale per il calcio d’oggi come De Paul, possa arrivare. Sì, se ne parla, così come della crisi finanziaria del club, ma basta che il Barcellona sposti un paio di giocatori e i soldi per arrivare a Rodrigo non saranno un problema”.
Anche l’Atalanta aveva fatto un pensiero su De Paul.”Lo so e di certo adesso può sborsare certe cifre. L’esterno danese Maehle è costato 10 milioni, ad esempio, ma d’altronde l’Atalanta non è la stessa di cinque anni fa e neanche Gasperini è lo stesso, visto che costruiva molto meno dal basso e aveva molte meno rotazioni in mezzo al campo, mentre a livello gestionale è diventato ancora più fondamentale. In un ambiente come Bergamo il tecnico determina e incide a 360 gradi, più che in big come la Juve”.
Visto che ha lavorato a suo fianco, ritiene che Gino Pozzo abbia pensato a un Gotti “alla Gasperini” per il futuro dell’Udinese?”Questo non lo so, ma Gotti mi piace. Ha conoscenze e idee, ha lavorato con bravi tecnici e si ritrova in mano l’Udinese più forte degli ultimi anni. La squadra è stata costruita bene, con Musso, col solido Becao e la certezza Nuytinck in difesa, con le rivelazioni Molina e Arslan. E col cambio Lasagna-Llorente si è scelto di attaccare in maniera diversa appoggiandosi sullo spagnolo. Poi dipenderà dalle scelte, se continuare a giocare così oppure rischiare cambiando. Credo che questo possa essere il bivio per il fine stagione”.
Pronostico per Atalanta-Udinese? “Non è affatto chiuso come si potrebbe credere. L’Atalanta ha sempre sofferto alla ripresa dopo le soste, anche per il grande tatticismo di certe squadre medio-piccole”.