L’Udinese ha finito il periodo di quarantena ma non è ancora il caso di riprendere l’attività. Bisogna aspettare almeno un calo nella curva dei contagi. Abbiamo visto che i giocatori non sono immuni al coronavirus e il buon senso consiglia di attendere ancora prima di tornare al lavoro sul campo. Ma, scrive il Messaggero Veneto, “i segnali non sono positivi e fanno capire che la previsione di una ripartenza fissata al massimo per il 9 maggio per riprendere il campionato sembra ai più ottimistica”.
Ieri Cellino e Cairo hanno pubblicamente ammesso di ritenere concluso il campionato (il primo) o che comunque si giocherà a porte chiuse alla ripresa (il secondo): bisogna quindi affrontare anche il tema del taglio agli stipendi, argomento ‘caldo’ anche in Europa. “ieri il Barcellona ha comunicato che, dopo un incontro con i giocatori (tra cui Leo Messi), «c’è il sì della squadra per il taglio degli stipendi». Si tratta di una bozza, ma questa verrà portata all’Eca (l’associazione dei club europei presieduta dallo juventino Andrea Agnelli) per formulare un accordo comune, buono per tutte le società che prevedono di incassare meno da botteghini (ovviamente) e tv (rimaste senza partite da trasmettere).Insomma, si sta scivolando ormai verso giugno, altro che maggio. Come ha fatto capire ieri la Premier che studia come chiudere la stagione entro il 12 luglio, il giorno che avrebbe dovuto essere quello della finale a Wembley degli Europei, rinviati ora al 2021”.