Il Gazzettino: modulo, ritrovate le vecchie certezze

Il Gazzettino sottolinea la bontà del lavoro di Cioffi, già vista contro il Milan: “Il gol di Beto ha dimostrato l’eccellente preparazione della partita da parte di Cioffi, con pressing forte sui portatori di palla (Bennacer) in anticipo sul collega di reparto Bakayoko, in modo da sfruttare la voragine che si creava per l’allargamento dei centrali Tomori e Romagnoli. E quegli spazi aperti sono il pane di Beto, che non a caso è riuscito a mettere il settimo sigillo in campionato al termine di una delle sue proverbiali sgroppate. Per ottenere questi effetti sul campo Cioffi ha scelto la via migliore, quella di predisporre una mediana folta, con la corsa e i muscoli di Arslan, Walace e Makengo. Un modulo che qualcuno nel prepartita ha bollato come troppo difensivista, ma che alla fine è stato perfetto, anche grazie alle prestazioni maiuscole dei tre mediani (su tutti il tedesco di passaporto turco e il brasiliano), che hanno continuato a dominare la scena anche con l’ingresso di Kessié e Tonali. Nel clima di burrasca, il mister ha fatto una cosa tanto semplice quanto sensata; ha intravisto l’appiglio del 3-5-2 e ha voluto ripartire da quello per consolidare le fondamenta del suo nuovo progetto tecnico. Rispolverando il modulo che ha reso grande l’Udinese degli ultimi anni, il nuovo allenatore ha permesso ai giocatori di ritrovare sicurezze e scrollarsi di dosso i troppi gol incassati con la difesa a 4, modulo a quanto pare non maturo per radicarsi in Friuli. Vecchie-nuove certezze, grinta, corsa e continuità: è questa la ricetta che ha portato l’Udinese a disputare una delle sue migliori partite della stagione, contro una squadra forse stanca e incerottata, ma pur sempre ostica. È la conferma che Cioffi è e sarà la scelta giusta, anche se lui vorrà continuare a pensare giorno per giorno. Intanto le fondamenta appaiono solide”.