La Gazzetta dello sport ha commentato l’esito finale del calciomercato 2021. Queste le premesse: “Nell’estate delle grandi rinunce Milano si riscopre protagonista, riassapora il gusto del comando. Sia per le cifre economiche che per quelle tecniche. Certo, c’è chi prende Messi e chi scommette su Messias… Ma è bene restare con i piedi per terra e rendersi conto che questo è il momento di mettere a frutto l’arte del possibile. Negli anni del Covid, la crisi ha colpito tutti e bisogna farsene una ragione. È un’alchimia con un solo segreto: il senso del risparmio. E non è un risultato da poco in un calcio in genere superficiale e spendaccione, soprattutto negli ultimi periodi. Addii In un colpo solo la Serie A ha perso Cristiano Ronaldo, Lukaku, Hakimi e Donnarumma: Juve, Inter e Milan sono ferite più o meno allo stesso modo. Ma la loro reazione è stata differente e ciò giustifica i diversi giudizi. La reattività dei nerazzurri è stata significativa, come la coerenza dei rossoneri e quella dei bianconeri. Nel loro caso, in particolare, il tempo limitato ha giocato contro, visto che CR7 ha fatto le valigie proprio in extremis. Quel che si può… In ogni caso il rigore nel rispetto dei conti va di pari passo con il senso del limite. E non tutti i tasselli tecnici sono al loro posto. Questa sensazione di incompiutezza, fatale, ha varie ricadute. Vediamo chi si è arrangiato meglio. O peggio”.
Questo il giudizio sull’operato dell’Udinese:
UDINESE 6 – Il reparto vendite è efficientissimo: 50 milioni tra De Paul e Musso. Rimpiazzato il portiere con Silvestri, suscita interesse il tedesco Samardzic, arrivato dal Lipsia. Occhio anche a Udogie (Verona) ma come sempre gli altri stranieri vanno scoperti strada facendo.
I voti alle altre:
Inter e Milan 7,5
Roma e Torino 7
Atalanta, Fiorentina, Genoa, Sassuolo, Juventus e Lazio 6,5
Napoli, Bologna, Empoli, Sampdoria, Cagliari, Spezia, Verona, Udinese 6
Salernitana e Venezia 5,5
