Ogni giorno che passa, le possibilità che il calcio riparta si assottigliano. Ma oltre alla decisione da prendere in merito, c’è anche quella su chi dovrà decidere lo stop. La Gazzetta dello sport riassume quanto avvenuto ieri: il ministro dello sport Spadafora in mattinata ha invitato a pensare ad un piano B. Il presidente della Figc Gravina, in serata, ha replicato che non sarà lui a firmare lo stop, decretando così la fine del calcio.
Qualcuno, insomma, dovrà staccare la spina. Secondo Spadafora potrebbero essere proprio i presidenti di A a chiedere la chiusura della stagione ma, spiega la Gazzetta dello sport, “La Lega di Serie A si riunirà domani in forma straordinaria, ma già oggi potrebbe partire una lettera (ma alcuni club sarebbero contrari, altri dubbiosi) al ministro dello Sport per chiedere una decisione. L’ultima fotografia scattata vede però una robusta maggioranza di favorevoli alla ripartenza…
A fare da spartiacque ci potrebbe essere la data dell’8 maggio, il consiglio federale. In quel momento, anche sulla base della situazione dei contagi nel Paese, e dopo l’approfondimento del Comitato tecnico-scientifico del governo, si potrebbe scrivere l’ultima parola. In pratica, se entro quella data non ci fosse il via libera per la ripresa degli allenamenti il 18 maggio, anche la più ottimistica delle tabelle di marcia – quella che prevede le semifinali di coppa Italia il 10 giugno e la ripresa del campionato al 14 – finirebbe definitivamente nel cestino”.