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Gazzetta dello sport, Pereyra: “Ho voglia di Europa”

Per ora di Roberto Pereyra non si è mai parlato in chiave mercato, ma potrebbe accadere che anche lui si ritrovi al centro di voci nella prossima estate.
Monica Tosolini

Per ora di Roberto Pereyra non si è mai parlato in chiave mercato, ma potrebbe accadere che anche lui si ritrovi al centro di voci nella prossima estate. E’ quanto emerge dalle sue parole rilasciate nell’intervista alla Gazzetta dello sport in cui parla della stagione sua, dell’Udinese, di Nazionale e di futuro:

Pereyra haa scelto di tornare in Friuli dove era esploso dieci anni fa. Non è detto che non resti. Ma intanto domenica a Salerno l’Udinese deve far risultato. «Daremo tutto. Io penso sempre a vincere. E vogliamo chiudere bene la stagione».

Che per lei non è stata esaltante: solo 23 presenze. «Poche. Troppo poche. Pochissime. L’infortunio alla spalla mi ha fatto molto male. Per un mese dormivo in diagonale. Ogni tanto ho ancora fastidio. Poi sono tornato e ho avuto ancora un affaticamento all’adduttore sinistro».

In tutto questo periodaccio le è mancata la Nazionale che l’aveva esclusa pure dalla Copa America. «Ancora non me lo spiego. Non ho capito il perché. Il ct Scaloni mi aveva rimesso nella lista. Ora spero in giugno per la partita con l’Italia a Londra. Una grande sfida. Finché c’è speranza non mi arrendo. Io nell’Argentina voglio tornare».

Anche perché è una squadra di amici. Da Dybala a De Paul, due campioni che in questo momento fanno discutere. «Esatto due campioni. Con Dybala ho giocato alla Juve. Pazzesco. De Paul è strano non vederlo titolare nell’Atletico Madrid che ha investito su di lui con un contratto di cinque anni. Rodrigo sa fare tutto. Spero resti e abbia tutto lo spazio che merita. Ma pensi a lui e Dybala insieme all’Inter il prossimo anno. Io credo che Paulo resti in Italia, mentre a Rodrigo la Serie A piace tantissimo».

E lei che fa… li segue? «Io a Udine sto molto bene. Mia moglie Carolina si è fatta anche delle amiche. I figli sono felici. Ma è chiaro che sogno di giocare un’altra volta le Coppe. Mi piacerebbe tantissimo chiudere giocando una coppa europea. Penso sia legittimo. Non tornerei in Premier. Amo Serie A e Liga. Ma ho ancora un anno di contratto a Udine. Vediamo. Prima pensiamo a vincere domenica. volevamo il decimo posto.».

Lei le Coppe le ha fatte con la Juve. Felicità e rimpianti. «Sono andato via con ancora tre anni di contratto. A ripensarci oggi, ho fatto una follia. Qualche stupidaggine mi ha frenato nel periodo trascorso a Torino. Dovevo ascoltare di più. Ma scelsi di andare al Watford in Premier. Tornando dai Pozzo. Una famiglia per me».

Oggi ci sono dei giovani a Udine che sono nella posizione in cui era Pereyra nella prima parte friulana. «La testa è tutto. Vedo Makengo che ha una gran testa, è concentrato sul suo futuro. Vuole arrivare. Udogie e Soppy possono crescere e diventare fortissimi».

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