L’Udinese davvero non molla mai. La squadra friulana è infatti la regina dei gol oltre il 90° minuto. A una giornata dal termine della stagione, ne ha messi a segno ben 9, 2 più della Roma che la insegue a ruota e 3 più di Atalanta, Lazio e Spezia. Un bottino notevole che indica che la squadra, agonisticamente e fisicamente, c’è e c’è stata. Infatti le prime tre marcature nei minuti di recupero sono arrivate sotto la gestione Gotti: si parla del gol di Molina al 93′ di Udinese-Venezia alla seconda giornata; di quello di Beto al 94° di Udinese-Atalanta alla 9° e di quello di Arslan in Lazio-Udinese 4-4 alla 15°.
A gennaio, poi, il Covid si è abbattuto sulla squadra andando ad influire in maniera condizionante sulla salute di molti giocatori. Il tempo di rimettersi un po’, ed ecco la truppa (a quel punto allenata da Cioffi) tornare a colpire quando gli avversari non ne avevano più. Ed ecco le altre sei reti ‘extra time’: le prime nella stessa partita, che hanno determinato il successo sul Torino alla 24° giornata. Sono state firmate ancora da Molina al 93° e da Pussetto al 97°. A Venezia, poi, nella sfida salvezza in laguna, Becao al 94° ha firmato il successo dei friulani. Quindi altre due reti oltre al 90° nella stessa partita, in Fiorentina-Udinese, con Walace al 91° e Udogie al 95° come marcatori. Infine sabato scorso, nell’ultima contro lo Spezia, Pablo Marì ha fissato il risultato al 94° con la rete che però non ha portato punti ai suoi.
Otto marcatori diversi, a riprova che tutta la squadra ha potuto contare su un tipo di preparazione mirata. Un fattore importante che ha portato ben 6 punti in più in classifica, consentendo quindi all’Udinese quella salvezza tranquilla a cui puntava. E che manda un messaggio chiaro: le partite dell’Udinese finiscono solo al triplice fischio dell’arbitro. Chissà se sarà così anche a Salerno..
